Alice delle meraviglie: "È per papà». Oro e bronzo: battuto il mito Biles. D’Amato-Esposito, balzo nella storia

Colpaccio alla trave: per la prima volta l’Italia conquista la medaglia più preziosa nella specialità. La dedica alla gemella Asia, fuori dai Giochi per infortunio, e al padre scomparso un anno fa.

di DORIANO RABOTTI -
6 agosto 2024
Oro e bronzo: battuto il mito Biles. D’Amato-Esposito, balzo nella storia

Alice D’Amato e Manila Esposito, oro e bronzo nella gara individuale alla trave: azzurre della ginnastica mai così in alto

dall’inviato

Su quel podio erano in tre, perché Alice D’Amato non è mai sola, nemmeno quando diventa la prima italiana a vincere un oro di specialità nella ginnastica artistica. Con lei, oltre a Manila Esposito splendido bronzo, c’è sempre anche la gemella Asia, che da Parigi era rientrata a Brescia, condannata a guardare da un infortunio al ginocchio patito agli Europei che le ha impedito di partecipare. Mentre Alice eseguiva le acrobazie e i volteggi sulla trave atterrando direttamente nel mito, 14.366 di valutazione davanti alla cinese Zhou e alla Esposito con il fenomeno Biles fuori dal podio per un errore, Asia era contemporaneamente fuori e dentro di lei.

Dicono che tra i gemelli ci sia un rapporto particolare, quasi ancestrale, una simbiosi mentale che somiglia alla telepatia. Nel caso delle D’Amato è sicuramente vero, e a rafforzare questo legame ha contribuito anche un momento di dolore, la perdita del padre Massimo due anni fa. C’era quando lasciarono Genova per trasferirsi a Brescia, nella fabbrica delle medaglie della ginnastica azzurra, e avevano solo 10 anni. C’era anche ieri nei loro pensieri, da lassù avrà sicuramente gioito nel vedere che Alice, con un oro e un argento, ha superato Jury Chechi (oro e bronzo) e Igor Cassina (oro), solo Franco Menichelli rimane davanti (un oro, un argento e tre bronzi).

"Peccato che Asia non ci fosse. Da quando è fuori per infortunio io gareggio sempre per lei e per chi mi sta vicino. Vorrei starle accanto e cercare di ripartire insieme, ci dà più soddisfazione ottenere tutto questo insieme", ha detto la nuova campionessa olimpica. Poche ore dopo le sorelle sui social hanno dedicato l’impresa a papà.

"All’inizio non ci credevo, pensavo che la Andrade mi stesse davanti perché non avevo visto il suo valore di partenza. Ho cercato di fare il mio esercizio più pulito possibile, le finali alla trave sono così. Volevo una rivincita con me stessa, per uscire da questi Giochi senza nulla da recriminare. La medaglia è stata un di più, devo ancora metabolizzare tutto e non riesco ancora a crederci", ha aggiunto.

In realtà sono storiche entrambe le medaglie: l’Italia femminile aveva solo due argenti nel 1928 ad Amsterdam e nel corpo libero con Vanessa Ferrari a Tokyo. Alice a 21 anni aggiunge l’oro all’argento a squadre, Manila Esposito a 17 anni arrivava con 5 ori agli Europei ("non ho fatto il mio esercizio migliore, ma sono molto contenta della medaglia"). Entrambe sono poliziotte delle Fiamme Oro.

Quanto ad Alice: "Sono fiera di lei, non vedo l’ora di abbracciarla – dice Asia –, ho capito subito che sarebbe stata medaglia perché ha fatto un super esercizio. Ci speravo e ci credevo".

La ciliegina sulla torta arriva dalla più grande di tutte e di sempre, Simone Biles. La stella americana ha mancato l’undicesimo oro ed è arrivata quinta per un errore, poi ha reso omaggio alle azzurre: "Sono due ragazze fantastiche. Sono salite in pedana, hanno fatto due grandissimi esercizi e hanno disputato una gara straordinaria alla trave. Da avversaria sono estremamente orgogliosa per loro, oggi hanno fatto qualcosa di storico per l’Italia. Il loro successo rappresenterà un esempio per le giovani ginnaste italiane e per tante ragazze. Devono essere orgogliose", ha detto la Biles.

E questo vale come una medaglia in più.

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