Alle 21.10 il test match a Torino (Sky e TV8 in chiaro). Brivido All Blacks per un’Italia da costruire. La sfida quasi impossibile ai grandi maestri

La Nuova Zelanda ha vinto tutti i 16 confronti precedenti. Rientrano Capuozzo e Ruzza,. Allianz Stadium sold out.

di DIEGO FORTI
23 novembre 2024
Brivido All Blacks per un’Italia da costruire. La sfida quasi impossibile ai grandi maestri

La ’Haka’ dei neozelandesi toglierà il fiato ancora prima dell’inizio della partita

Quello di questa sera all’Allianz Stadium di Torino sarà uno scontro impari. L’assicurazione del commissario tecnico Gonzalo Quesada “Siamo competitivi” più che un proclama, va considerata come l’estremo tentativo di infondere fiducia ai suoi. Un tentativo per la verità spesso utilizzato in passato dai vari Ct via via succedutisi alla guida del XV italico, ma mai foriero di effetti positivi. In particolare contro i mostri sacri neozelandesi. Un po’ di sana modestia forse non avrebbe fatto male. Su 16 sfide non solo non abbiamo mai vinto, ma nemmeno ci siamo avvicinati a tale obiettivo. Migliori peformances dell’Italia contro gli All Blacks: il 21-31 a Leicester, nel corso dei Mondiali del 1991, e il 6-20 nel 2009 a San Siro. Sconfitte di misura con la consolazione, in riferimento alla partita milanese, di uno stadio esaurito. Sotto il profilo delle disfatte l’elenco è più amaro. Su tutte le catastrofi primeggia il 3 a 101 rimediato alla RWC 1999, ma fa sanguinare il cuore anche il 17 a 96 rimediato lo scorso anno a Lione (RWC 2023).

Uno scontro questa sera fra i maestri della pallaovale, leggi All Blacks, e degli aspiranti a un posto stabile al salotto buono, ovvero gli Azzurri. Tradizione, classe e parco giocatori sterminato da una parte, tanta buona volontà ma mezzi limitati, giocatori di alto livello contati e, soprattutto, una strada maestra ancora tutta da costruire, dall’altra.

A Torino, con inizio alle ore 21.10 (in diretta TV su Sky e in chiaro su TV8), gli appassionati, avranno tuttavia la garanzia di un grande show. Sotto questo profilo i Tutti Neri non deludono mai. Scenderanno in campo con la loro miglior formazione. Giusto il mediano di mischia Cam Roigard risulta ancora sotto osservazione, ma tutti gli altri sono fenomeni conclamati.

Sul fronte azzurro, stante l’assenza di capitan Lamaro (la fascia è stata affidata a Brex), in campo va la miglior (forse l’unica) formazione possibile. Confortano i rientri di Capuozzo e Ruzza. Agli avanti il compito di contenere la “marea nera”, ai trequarti quello di non fasi ubriacare dai vari Barrett, Tele’a e Jordan. Tuttavia le responsabilità più grandi ricadranno sulla copia di mediani, per l’occasione Page-Relo (n.9) e Paolo Garbisi (n.10). A loro il compito, difficilissimo, di disciplinare il gioco ed evitare che la squadra perda di consistenza. Come successo, per capirci, contro l’Argentina, travolti 18 a 50, e con la Georgia dove abbiamo dominato, ma vinto solo di strettissima misura 20 a 17.

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