Antonio Conte e il domino delle panchine: il futuro tra Napoli e Juventus
Antonio Conte al centro del mercato allenatori: tra incontri in Vaticano e decisioni sul futuro tra Napoli e Juve.

Antonio Conte al centro del mercato allenatori: tra incontri in Vaticano e decisioni sul futuro tra Napoli e Juve.
Il confronto è stridente: nel giorno in cui i campioni d’Italia vanno a trovare uno dei pontefici eletti più rapidamente della storia, i sacerdoti del calcio si esibiscono ancora una volta nella specialità del momento, ovvero la fumata grigia, che riguarda un po’ tutti i tecnici.
Il ballo delle panchine sembra uno di quei giochi che ti obbligavano a fare da bambini al centro estivo, con una seggiolina in meno e tutti intorno a correre, poi la musica si fermava e chi riusciva si metteva a sedere. Tranne uno.
Ma forse il gioco più adatto a rendere l’idea è il domino, nel senso che l’impressione è che si muoverà tutto solo quando la prima tessera cambierà di posto. E come nella classifica finale, il ruolo di numero uno dell’elenco spetta ad Antonio Conte.
Ieri è stata una giornata piena di emozioni ed impegni, a casa Napoli: prima l’incontro con Papa Leone XIV che ha ricevuto in Vaticano la squadra e dalle mani del presidente Aurelio De Laurentiis la maglia numero 10 autografata dai giocatori. Conte ha parlato con il pontefice che gli ha detto "L’ho vista spesso in tv" e poi ha stretto la mano a Scott McTominay.
Usciti dal Vaticano, De Laurentiis, il ds Manna e il tecnico si sono incontrati a Roma per fare il punto. Due ore di confronto, finite senza una decisione definitiva. Il tecnico sembra ancora intenzionato a tornare alla Juve, dove però col suo arrivo si potrebbe profilare anche qualche cambiamento nella dirigenza. Ma i dubbi intimi negli ultimi giorni sono sorti, accesi dalla grande festa popolare e alimentati dal tentativo di chi gli è vicino, da Oriali al fratello Gianluca agli altri familiari, che provano a convincerlo a restare a Napoli. Intanto oggi esce il libro ’Dare tutto, chiedere tutto’, scritto da Conte in uno strano binomio Juve-Toro con l’altro ex ct Mauro Berruto, granata fino al midollo. Chissà se presto i due si ritroveranno a Torino per presentarlo...
Nel frattempo ADL, che ha detto parole di commiato che fanno intuire un addio, si sarebbe già cautelato trovando un’intesa di massima con Max Allegri, ma anche in questo caso la tessera del domino non si è ancora posizionata e Max comunque non piace solo al Napoli. Se Inzaghi dovesse annunciare l’addio dopo la finale di Champions, l’Inter ci proverebbe seriamente e anche il Milan non ha smesso di pensarci (oltre ad altri nomi in lizza come Italiano, Thiago Motta e Mancini).
Restando in zona Champions, gli sviluppi di ieri in casa Atalanta fanno ipotizzare che per Gian Piero Gasperini il futuro non sia già scritto a Bergamo. La Roma, che ci ha riprovato con Fabregas (ma il Como ha pareggiato l’offerta dell’ingaggio dei Friedkin e ha in canna un mercato ricchissimo), non ha mai smesso di ragionare sul tecnico che ha portato la Dea tra le grandi d’Europa. Ancora ieri Claudio Ranieri non ha voluto dare indicazioni precise: "Il nuovo allenatore sarà sicuramente una scelta valida. Gasperini? Non voglio fare nomi, non mi piace. Andiamo avanti, lottiamo e vediamo. Quando il presidente vorrà dire il nome del nuovo allenatore". Nei mesi scorsi Ranieri ha incontrato anche Farioli, che sembra destinato ad arrivare comunque in serie A.
A Bergamo in caso di partenza del Gasp i nomi che circolano da un po’ come alternative sono quelli di Maurizio Sarri e di Thiago Motta. Di sicuro cambierà la Lazio: con Baroni che potrebbe finire al Torino al posto di Vanoli, alla corte di Lotito si valutano i nomi di Sarri e Conceiçao.
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