Azzurri contro i sudamericani il 16 a Firenze, poi a Bologna il 18 per ricordare lo storico dirigente. Italia-Argentina nel nome di Brusi
La Nazionale italiana di pallavolo si prepara per i Giochi con un test contro l'Argentina in memoria di Giuseppe Brusi, figura storica del volley italiano. Il presidente Fipav punta agli Europei del 2026 e alle Olimpiadi, annunciando la BPER come banca ufficiale.

Italia-Argentina nel nome di Brusi
Se c’è una cosa che la pallavolo ha di bello, è la sua capacità di tutelare la memoria. E una riconoscenza che supera le barriere del tifo. È giusto che sia una partita tra nazionali, l’ultimo test prima dei Giochi per Italia e Argentina, a ricordare il nome di Giuseppe Brusi, magnifico creatore di due realtà storiche del nostro volley come Teodora e Messaggero Ravenna.
L’Italvolley di De Giorgi giocherà contro i sudamericani martedì 16 alle 21 al Pala Wanny di Firenze e poi a Bologna giovedì 18 sempre alle 21 al Pala Dozza: la seconda partita sarà valida come Memorial Brusi.
A salutare l’evento ieri è passato per un saluto anche il presidente uscente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Il suo ’ministro dello sport’ Gianmaria Manghi aveva appena sottolineato il rapporto stretto tra il territorio e il volley di massimo livello, tasto su cui ha battuto anche l’assessore allo sport del Comune di Bologna Roberta Li Calzi, contenta perché le biglietterie parlano di unbuon successo anche in questo caso. E all’orizzonte c’è il possibile ritorno per gli Europei del 2026, come ha ammesso il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi, che non nasconde i sogni olimpici: "Siamo pronti, siamo qualificati con le due Nazionali indoor, tre coppie nel beach volley e con il sitting volley alle paralimpiadi. Siamo l’Italia e pertanto abbiamo l’obbligo di puntare sempre in alto", e intanto ha annunciato la BPER come banca ufficiale della Fipav. Tra gli ospiti Fabio Vullo, vincitore della prima medaglia olimpica, il bronzo di Los Angeles arrivato proprio 40 anni fa: "Giuseppe Brusi per me era quasi un padre, un dirigente illuminato e fuori dal comune".
d. r.
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