Azzurri di bronzo, ragazze beffate e quarte
Ganna, Milan, Lamon e Consonni battono la Danimarca e risalgono sul podio. Il trenino femminile superato dalla Gran Bretagna nel finale
E’ un’Italia a due facce quella dell’inseguimento a squadre: è di bronzo il quartetto maschile, che resta sul podio tre anni dopo Tokyo pur con una medaglia diversa, è quarto il trenino femminile, che si spegne nel finalecontro la Gran Bretagna dopo aver sognato a lungo lo stesso risultato degli uomini, anche se le ragazze, fresche di primato italiano in qualificazione, non erano mai andate così bene ai Giochi.
Ad arricchire il medagliere azzurro sono ancora Ganna, Milan, Lamon e Consonni, gli stessi dello storico oro in Giappone: nella finale per il terzo posto, Superpippo e compagni come tradizione partono di rincorsa e nell’ultimo chilometro impongono un ritmo talmente infernale da sbriciolare la Danimarca (3’44’197 il tempo degli italiani contro il 3’46’’138 dei rivali).
Al di là del rimpianto per un risultato migliore (l’Australia, che ci ha battuto in semifinale togliendoci anche il record del mondo ha poi conquistato l’oro battendo la Gran Bretagna), è una medaglia che vale tanto, perché a differenza degli altri Paesi schieriamo un quartetto dove tre uomini su quattro sono stradisti, e anche vincenti, e non solo atleti specializzati sulla pista, focalizzati solo su questo obiettivo.
"Questa è la medaglia più bella che ho vinto, la dedico a chi non è mai sceso dal carro. Difficile dire se ci saremo ancora fra quattro anni, ma il nostro cammino da Rio fin qui è stato straordinario. Partivamo da favoriti, ma a questi livelli non è facile fare copia e incolla", le parole di Pippo Ganna, solito trascinatore nel finale di una prova dove anche Jonathan Milan si è mostrato in tutta la sua forza. "Per prendere questa medaglia ci abbiamo messo anima e cuore", la soddisfazione del gigante friulano.
Curiosamente, l’ultimo chilometro è decisivo anche per il quartetto femminile, ma qui della medaglia c’è solo il rovescio: è nella parte conclusiva della prova che Balsamo, Fidanza, Guazzini e Consonni, vedono sfumare un bronzo costruito per tre quarti di gara con una condotta aggressiva, l’unica strategia per provare a recuperare il gap con le favorite britanniche. "Spiace perché abbiamo fatto di tutto per prendere la medaglia", l’amarezza di Elisa Balsamo al termine di una giornata sigillata dal titolo degli Stati Uniti trascinate dalla Faulkner, già oro su strada, nella finale con la Nuova Zelanda.
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