Bellandi con le stelle, trionfo da fuoriclasse

Alice domina nei -78 kg: battuta in finale l’isrealiana Lanir, riscatto azzurro dopo i torti subiti. Il bacio alla fidanzata Jasmine

di LEO TURRINI
2 agosto 2024

dall’inviato

Per chi ci crede, esiste un disegno provvidenziale. Nel judo, persino più che in altre discipline, l’Italia olimpica riteneva di avere subito più di un torto arbitrale. Ma una spedizione come la nostra sul tatami non meritava un bilancio senza gioie. Perché il judo italiano ha mille luci, mille punti sparsi sulla penisola. Ha una storia, esprime una cultura, che rimanda a Pino Maddaloni, a Gamba, alla Quintavalla, eccetera. Fino ad Al Bano, il cantante, ambasciatore dello sport (e Felicità ieri sera a Campo di Marte ci stava benissimo, come colonna sonora!).

E dunque ha anche il sapore del risarcimento simbolico l’impresa splendida di Alice Bellandi. Oro qui a Parigi nella categoria fino ai 78 chilogrammi.

Gay. Poiché siamo il paese che siamo e conosco i miei polli, ricorderò qui che Alice ha fatto outing. È omosessuale, l’ha detto, sono legittimamente fatti suoi. Qui se ne accenna perché si narrerà dell’oro arcobaleno e bla bla bla. Quando invece ognuno ha il diritto di amare chi vuole e come meglio crede. Fine.

Chi è. Alice è nata a Brescia nel 1998. Dal novembre 2016, è tesserata per il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle.

Si è messa in mostra livello giovanile vincendo il titolo di europei cadetti a Sofia 2015 e ai mondiali junior di Nassau 2018.

Ha rappresentato l’Italia ai Giochi olimpici estivi di Tokyo 2020: si è piazzata 7ª nel torneo dei pesi medi e 9 nella competizione a squadre miste.

Agli europei di Sofia 2022 è salito sul terzo gradino del podio nei -78 kg.

Ai mondiali di Doha 2023 ha ottenuto il bronzo nei 78 kg, mentre a quelli di Abu Dhabi 2024 l’argento nei -78kg.

l’impresa. Insomma, non stiamo proprio parlando di una sconosciuta.

Qui a Parigi ha conquistato la medaglia d’oro nel torneo dei 78 kg, battendo l’israeliana Inbar Lanir in finale per 11-0. Un successo rapidissimo nelle modalità,come se la bresciana volesse sottrarsi al rischio di sghembi interventi arbitrali.

Anche nelle prime fasi del torneo Alice aveva ostentato una disinvoltura da predestinata. Come se avvertisse l’esigenza di vendicare, lei, le ingiustizie subite da compagne e compagni. Missione compiuta.

Parole. Vincendo quasi in contemporanea con il ragazzo del kayak, incredibilmente suo compaesano – come lei, De Gennaro è di Roncadelle – Alice ha reso trionfale una giornata azzurra cominciata male. Lei, con i suoi tanti tatuaggi e la passione per gli animali, si è sciolta nella commozione, dopo. "Questo è un sogno. È troppo grande per me, ci ho lavorato tutti i singoli giorni, ci ho pianto una vita intera e ora non posso crederci",

Invece, è vero.

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