Che rimonta: Uruguay ko. La nostra carica mondiale di Rugby, ecco il pass per il 2027

L'Italia del rugby ha vinto contro l'Uruguay 38-17 in 46 minuti, dopo un primo tempo difficile. Nel secondo tempo, grazie a una tattica di gioco diversa, hanno realizzato 31 punti senza subire alcuna segnatura. La vittoria ha dimostrato che l'Italia può resistere e sviluppare azioni alla mano interessanti e imprevedibili.

di DIEGO FORTI -
21 settembre 2023


Che rimonta: Uruguay ko. La nostra carica mondiale di Rugby, ecco il pass per il 2027
Che rimonta: Uruguay ko. La nostra carica mondiale di Rugby, ecco il pass per il 2027

Dall’inferno al paradiso in 46 minuti. Ecco in sintesi l’incontro che l’Italia del rugby ha disputato contro l’Uruguay nella sua seconda partita di questa RWC 2023. Il punteggio finale di 38 a 17 sembra raccontare un dominio indiscusso degli azzurri e invece questa non è stata una partita a senso unico, tutt’altro. Alla fine del primo tempo l’Uruguay conduceva 17 a 7, ci aveva inflitto due mete (delle quali una tecnica) aggiungendo al tutto un drop al limite del beffardo. Noi inconsistenti nel gioco e nelle strategie, sembravamo del sull’orlo, anzi eravamo sull’orlo del baratro. Adottando a lungo una tattica di gioco speculare a quella degli uruguagi: calci alti con frequenza tipo ping pong, ed eravamo finiti a difenderci senza soluzione di continuità. Ai nostri avversari il gioco al piede dava risultati positivi, a noi no. In pratica riuscivano a tenerci sotto pressione nella nostra metà campo, mentre di noi apparivamo incapaci di imbastire una azione alla mano degna di tale nome. Da aggiungere, a completamento del momento oscuro, due espulsioni ravvicinate in fase difensiva che ci hanno lasciato in 13 per dieci minuti.

Alla ripresa del gioco il miracolo. Evidentemente nello spogliatoio Crowley ha raddrizzato il piano di gioco. E sferzato la squadra. Niente più calci, ma azioni alla mano, contrasti avanzanti e 4 mete di ottima qualità. Uruguay annichilito da un’Italia completamente trasformata capace realizzare 31 punti nel secondo tempo senza far segnare gli avversari.

Nel complesso questo scontro di Nizza ha detto che siamo in grado di resistere e possiamo riemerge da situazioni molto spinose. Di più: se non perdiamo il “focus del gioco” sappiamo sviluppare azioni alla mano interessanti e imprevedibili. Certo l’Uruguay è una squadra brillante, ma pur sempre di secondo livello, che dopo i prima 40 minuti al galoppo ha accusato limiti di tenuta atletica, tuttavia l’Italia dal 46esimo minuto in poi ha mostrato di saper giocare. alla fine è stata premiata con vittoria e punto di bonus. Con All Blacks (il 29 alle 21) e Francia (il 6 ottobre alle 21) la storia sarà diversa: certo, ma adesso sappiamo di poter dire la nostra.

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