Da Londra a Parigi è sempre la finale di Greg

Paltrinieri si gioca ancora la medaglia nei 1.500 e protesta: "Peggior organizzazione di sempre". Quadarella quarta negli 800

di LEO TURRINI -
4 agosto 2024

dall’inviato

Meno male che Greg c’è. Meno male che la sua sacrosanta arrabbiatura con gli organizzatori non ha inciso sul suo rendimento. D’accordo, d’accordo: abbiamo tutti un enorme debito di gratitudine con Martinenghi e Ceccon, i Delfini d’oro del nuoto italiano, tra rana e dorso. Ma ieri non sono stati all’altezza della loro meritatissima fama: mai si era vista una staffetta 4x100 mista con due campioni olimpici di specialità essere esclusa dalla finale.

Un flop dolorosissimo, una delusione inattesa. Proprio Martinenghi e Ceccon sono andati piano, Miressi nella frazione a stile libero ha ribadito la sua fragilità attuale e Carini, praticamente da solo nella farfalla, non poteva metterci una pezza.

Ad onore degli Uomini d’Oro, va aggiunto che Ceccon e Martinenghi non si sono aggrappati all’albero delle giustificazioni. Hanno chiesto scusa e buona (si fa per dire) lì.

La quarta. E allora, meno male che Greg c’è. In finale per la quarta volta consecutiva sugli amatissimi 1.500 stile libero. Da Londra 2012 (quinto come ragazzino di bottega) a Tokyo 2021 (fuori dal podio) passando per il trionfo di Rio 2016.

Stasera, rieccolo lì, il mio figlioccio, l’ex adolescente fattosi veterano. Rieccolo sul blocco di partenza, a caccia di una ennesima pazza idea.

Paltrinieri è un genio con lo spirito del folletto. A volte si tuffa in acqua con il piglio dell’ indemoniato, altre volte inventa strategie meno bizzarre.

All’atto conclusivo (in vasca, il 9 agosto è in programma la 10 chilometri di fondo, Senna permettendo) Greg è arrivato nuotando alla grandissima. Cioè con il secondo tempo di 14:42.56, preceduto solo dall’irlandese Daniel Wiffen (14:40.34).

Questo Wiffen è fortissimo. Ha già vinto sugli 800. Ha il vantaggio della giovinezza. Ha sette anni in meno dell’emiliano. È lui il favorito e per quanto visto sugli 800 la pressione dell’evento gli fa il solletico. Ci sarà da temere tra i rivali il campione olimpico di Tokyo, l’americano Bobby Finke.

Lo sfogo. A margine, da registrare il legittimo sfogo di Greg contro gli organizzatori dei Giochi.

Le sue parole: "Beh, essendo questa la quarta Olimpiade alla quale partecipo un po’ me ne intendo. Per questo dico che un’organizzazione così scadente non l’avevo mai vista. La piscina delle nostre gare è lontanissima dal villaggio olimpico, e soprattutto è inconcepibile pensare di non poter utilizzare l’aria condizionata nelle stanze. Questo crea tantissimi problemi a noi atleti: è impossibile prendere sonno prima delle 2, fa troppo caldo e in queste condizioni riposare diventa complicatissimo. Non si possono trattare gli atleti in questa maniera: non siamo tutelati, è una mancanza di rispetto troppo evidente".

Quadarella quarta. In serata poi, nella finale degli 800 femminili, Simona Quadarella non ce l’ha fatta a regalarsi la medaglia: quarto posto per lei, con un ottimo 8’14“55 (nuovo record italiano), non sufficiente però per salire sul podio della gara vinta dalla cannibale Katie Ledecky davanti ad Ariarne Titmus, argento, e a una eccellente Paige Madden, bronzo.

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