Dopo i Giochi, la bagarre. Malagò rivendica i trionfi: "L’Italia è tra le prime 10». Ma è scontro con Abodi
Il ministro aveva aperto la partita del rinnovo delle cariche del comitato olimpico "Dalle poltrone bisogna sapersi alzare", erano state le sue parole alcuni giorni fa. Il presidente dello sport azzurro: "Intervento fuori luogo, una caduta di stile".
dall’inviato
E adesso comincia l’Olimpiade personale di Giovanni Malagò. Riuscirà a conservare la poltronissima di presidente del Coni? Oppure dovrà rassegnarsi?
In assenza di una nuova legge, il numero uno dello sport italiano (che è anche membro permanente del Cio e presidente di Milano-Cortina) dovrà… sloggiare. Per lui non tira aria buona: il ministro Abodi ha già detto che "dalle poltrone bisogna sapersi alzare". E non alludeva a un viandante bulgaro.
La replica. Ieri, reduce dal trionfo dell’Italvolley femminile, Malagò ha risposto con… il piccone. Testuale: "Beh, l’intervento del ministro è stato fuori luogo. Apprezzo che con la sua famiglia abbia lasciato le vacanze per seguire dal vivo le ragazze di Velasco, ma la sua è stata una caduta di stile. Non si fanno certe dichiarazioni a cinque giorni dalla fine dei Giochi, mentre uno ci sta mettendo la faccia a nome del paese".
Addio? Tecnicamente, la situazione è molto chiara. Legge alla mano, Malagò non è rieleggibile. Lui insiste: "C’è un vasto consenso nel mondo dello sport per una soluzione che mi permetta di restare. Tra l’altro la legge è già stata modificata due volte per altre situazioni. Poi, ovviamente non tocca a me decidere".
Il guaio per il diretto interessato è che, pur non essendo certo di sinistra, Malagò non ha rapporti con il presidente della Federnuoto Barelli, parlamentare di Forza Italia. E non va d’accordo con Binaghi, numero uno federtennis.
Io lo vedo male. Da tempo circola il nome di Zaia, governatore del Veneto in scadenza. Con una Olimpiade a Cortina fra pochi mesi…
Bilancio. Comunque, Malagò ha dalla sua i numeri. Ipse dixit: "40 medaglie come a Tokyo, ma vincendo più ori e più argenti, e l’Italia è nelle prime dieci Nazioni della classifica, siamo davanti alla Germania: è tanta roba. Sono molto, molto orgoglioso. Possiamo definirci un Paese chiarissimamente multidisciplinare. Abbiamo vinto 40 medaglie in 20 sport diversi. A medaglie d’oro (12 totali, ndr), le donne hanno vinto la loro competizione con i maschietti, due nelle prove miste, nello skeet con Bacosi-Rossetti e nel Nacra della vela con Banti-Tita, 7 ori per le donne e 3 per gli uomini".
Non solo. "Tre anni fa inGiappone erano 67 gli atleti finalisti (nei primi 8), a Parigi ben 79. Aggiungo che abbiamo vinto la stranissima classifica dei quarti posti, 20, con 5 assimilabili (piazzamenti a ridosso del podio negli sport dove non c’è il quarto posto). I medagliati sono 80, il doppio di Tokyo".
Ma se Abodi non ci sente…
Quirinale. Azzurre e azzurri torneranno al Quirinale da Sergio Mattarella a restituire la bandiera il 23 settembre. E, a proposito di bandiera, quella che ieri ha portato Gregorio Paltrinieri - assieme a Rossella Fiamingo - nel corso della cerimonia di chiusura, Malagò ha svelato una sua speranza: "Vorrei che Greg fosse a Los Angeles, spero di convincerlo a fare portabandiera. Se lo merita".
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