Fabbri, fino all’ultimo lancio. Leonardo avanti, ma che brivido. Comincia l’avventura di Jacobs

Prima un modesto 20,44, poi un nullo: il toscano agguanta la qualificazione al fotofinish con un 21,67. In attesa del campione olimpico dei 100 metri, bene Battocletti. Record degli Usa nella 4x400 mista.

di LEO TURRINI -
3 agosto 2024
Leonardo avanti, ma che brivido. Comincia l’avventura di Jacobs

Leonardo Fabbri, 27 anni, oggi disputerà la finale olimpica del peso

dall’inviato

Sarà per sempre lo stadio di Zizou, d’accordo. I due gol al Brasile del vero Ronaldo nella finale mondiale del 1998 hanno consegnato Zidane alla leggenda. Ma in fondo Saint Denis è anche il luogo in cui Gibilisco conquistò il titolo iridato nel salto con l’asta nel 2003. Insomma, il Tempio ha aperto le porte. Sono iniziate le notti magiche dell’atletica. Adesso, l’Olimpiade è al completo. Full optional.

Aspettando Jacobs sui 100, sapendo che il destino del detentore è appeso al filo della semifinale, ecco, a casa di Zidane e Gibilisco (mi piace questo accostamento, ha qualcosa di sulfureo!) l’Italia di piste e pedane ha cominciato a calare le sue carte.

Super Leo. Prenderò ad esempio Leonardo Fabbri, il gigante del peso. Per bontà d’animo e istinto toscano pare uscito da un libro del Collodi. Peccato sia completamente pazzo.

Dico sul serio. Ieri sera la sua (ma anche la mia, per crepacuore) Olimpiade stava rovinosamente finendo in anticipo. Due lanci: un modesto 20,44 e un tragico nullo. Prospettiva agghiacciante: con un solo tentativo a disposizione, Fabbri era tredicesimo, cioè escluso dalla finale a dodici di stasera. Ma sarà stato Geppetto. O sarà intervenuta la Fata dai capelli turchini. Oppure Super Leo si è ricordato perché è qui. Ha scagliato l’attrezzo a 21,76 e ha scacciato gli incubi. Il gigante sdraiato a bordo pista, liberato da un incubo.

Stasera si va per la medaglia, Crouser è un fenomeno, Stanek è forte ma Fabbri se tiene a bada i demoni interiori se la gioca fino all’ultimo centimetro.

Nadia. Ieri sera mi è piaciuta tanto Nadia Battocletti. Nonostante un fastidio fisico che si spera superabile, la regina europea dei 5mila si è presa la finale correndo in 14:57.65. La sua era una batteria tosta: l’ha vinta la keniana Kipyegon (14:57.65 per la campionessa del mondo) davanti all’olandese Hassan (14:57.65, l’azzurra ha preceduto due star come la keniana Kipkemboi e l’etiope Tsegay. Niente da fare invece per Federica Del Buono.

Arese. Si è presentato bene anche Pietro Arese, che ha evitato trappole nei 1500. Con un interessante 3’35”30 si è garantito la semifinale. È già iscritta alla riffa delle medaglie l’italiana di origini ucraine Derkach nel triplo: alcune favorite sono uscite di scena, chissà.

Record. Curiosità: allo stadio del nuoto c’è voluta una settimana per vedere un record del mondo. Qui all’atletica pronti via e subito botto: nella 4x400 mista, due uomini e due donne, gli americani hanno abbassato il primato planetario a 3’07”41. Azzurri e azzurre hanno meritato l’accesso alla finale.

Ieri sera poi il trionfo di Cheptegei (Uganda) nei 10.000, col record olimpico di 26“43“14.

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