Fi.Fa. Security Unione Rugby: storica promozione in Serie A per San Benedetto del Tronto
La Fi.Fa. Security Unione Rugby conquista la Serie A, un traguardo storico per San Benedetto del Tronto e il rugby locale.

La Fi.Fa. Security Unione Rugby conquista la Serie A, un traguardo storico per San Benedetto del Tronto e il rugby locale.
Il 27 aprile 2025 resterà una data incisa nella memoria sportiva di San Benedetto del Tronto. A Viterbo, sotto una pioggia incessante e tra il tifo infuocato di oltre 500 sostenitori, la Fi.Fa. Security Unione Rugby ha conquistato una storica promozione in Serie A, superando i Rugby Lions Alto Lazio per 11-9. Tra i protagonisti di questo trionfo, il presidente Edoardo Spinozzi, che racconta così i momenti più intensi vissuti al fischio finale: "Al fischio finale non riuscivo a stare fermo, ho abbracciato i giocatori uno ad uno, un momento di fortissima e condivisa emozione. Mi passano davanti agli occhi, in questi giorni, tutti i sacrifici fatti, le notti in bianco. Un film di dieci anni di lavoro fatto di migliaia, milioni di attimi vissuti". Una cavalcata che parte da lontano, ma che ha trovato una svolta decisiva con l’arrivo dell’head coach Leandro Lobrauco. "La formazione è la stessa che milita in Serie B da tre anni ed è la stessa che arrivava dalla Serie C, ma a inizio campionato abbiamo deciso, all’unisono, che questa avrebbe dovuto essere una stagione da protagonisti per noi".
Le aspettative si sono trasformate in ambizioni concrete: "Ci eravamo promessi di arrivare tra i primi tre, ma ci siamo ritrovati primi e ci siamo resi conto che ci piaceva stare lì davanti. Così abbiamo fatto di tutto per rimanerci fino alla fine, fino alla gara di Viterbo". La promozione, carica di significato, è dedicata alla famiglia e a chi ha segnato la storia del rugby sambenedettese. "A mia madre, mio padre, mio fratello, mia moglie e mia figlia", confessa Spinozzi con emozione.
Ma c’è anche un pensiero per Pierluigi Camiscioni, storico rugbista scomparso cinque anni fa: "Camiscioni è stato un faro in questa città per il rugby, una figura di spicco nazionale e internazionale per la palla ovale". Camiscioni, cresciuto a San Benedetto, ha infatti lasciato un segno indelebile nel rugby italiano: dagli inizi a Cambridge, ai successi con L’Aquila Rugby, fino all’esordio in Nazionale, con memorabili partite internazionali come quella contro l’Australia nel 1976. Guardando alla stagione appena conclusa, Spinozzi sottolinea la forza dell’unione: "È stata una cosa pazzesca. Abbiamo remato tutti dalla stessa parte, la squadra, la società, lo staff, i tifosi. C’è stata proprio la volontà di andare in Serie A da parte di tutti, nessuno è venuto meno a una scelta. Abbiamo lavorato insieme in maniera spontanea. Perché certi traguardi li raggiungi solo così, altrimenti non ce la fai".
La festa di Viterbo è stata solo il preludio di quanto poi accaduto a San Benedetto. "Quella mattina, quando ho visto arrivare i tifosi, sentivo già di aver vinto. Vedere persone che si sono organizzate con pullman e auto è un’emozione unica. Poi il maxischermo in Piazza Matteotti, la piazza piena... mi sento orgoglioso di tutto quello che abbiamo fatto e di tutto quello per cui ogni giorno dedichiamo anima e corpo. Credo che dalle 17.30 di domenica pomeriggio ora tutta San Benedetto sa che c’è una squadra di rugby che è arrivata a livelli veramente importanti contro realtà storiche".
Adesso lo sguardo è puntato sul futuro, con la consapevolezza che la Serie A sarà una sfida impegnativa: "L’obiettivo è quello di fare un bel campionato. Ovviamente non ci aspettiamo di abitare nell’alta classifica, ma vogliamo onorare il campionato e portare alto il nome della nostra città". Tra le priorità c’è quella di allargare il bacino di tesserati, potenziare il settore giovanile e garantire alla squadra cadetta un livello competitivo, offrendo ai giovani un percorso di crescita adeguato. Una visione chiara e ambiziosa che conferma quanto questo traguardo sia solo una nuova partenza.
Emidio Lattanzi
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