Furlani a un solo centimetro dal trionfo: "Sono arrabbiato, ma guardo sempre avanti"

Europei indoor, nel lungo Mattia non trova il feeling con la pedana ed è argento dietro al bulgaro Saraboyukov. Oggi tocca a Iapichino

di LEO TURRINI
8 marzo 2025
Mattia Furlani, 20 anni, leader stagionale al mondo con 8,37 (Inst. @atleticaitaliana)

Mattia Furlani, 20 anni, leader stagionale al mondo con 8,37 (Inst. @atleticaitaliana)

Non sarà un centimetro in meno a spegnere la stella di Mattia Furlani, fidatevi. Di un niente, di un soffio, di appunto un centimetro: così il Principe Azzurro ha perso la medaglia d’oro nel salto in lungo agli Europei indoor di atletica leggera in corso di svolgimento in Olanda.

In extremis, all’ultimo balzo, il bulgaro Saraboyukov è atterrato a 8,13. L’italiano era uscito dalla buca con un 8,12, che gli era valso il sorpasso, a parità di misura ma con un secondo salto migliore, sullo spagnolo Lescay.

È una occasione persa? Di sicuro sì, se si pensa che Mattia aveva offerto prestazioni più consistenti durante l’inverno. Qui ha pagato un feeling difficile con la pedana: tre nulli sono troppi.

Al tempo stesso (e non si tratta di una contraddizione) questo argento è un altro tassello di un mosaico che si va lentamente perfezionando.

In breve: Furlani ha tutto per diventare il miglior lunghista del pianeta. Ha margini di miglioramento enormi. Il rimpianto per il titolo continentale sfumato sarà uno stimolo già tra un paio di settimane, ai Mondiali indoor di Nanchino.

Le parole. "Mi dispiace perché ho lavorato tanto e mi è mancato un centimetro – ha raccontato Mattia –. Ho litigato con la pedana, ho avuto problemi con la rincorsa. "Sono arrabbiato con me stesso, debbo migliorare, avevo nelle gambe misure più importanti. Comunque ho un progetto finalizzato su Los Angeles, l’Olimpiade del 2028, ogni esperienza serve…".

Larissa. Prima, Larissa Iapichino aveva tenuto fede alle promesse, qualificandosi per la odierna finale del lungo femminile con la seconda misura (6,76). Meglio della figlia d’arte ha fatto soltanto la svizzera svizzera Annik Kaelin (6.77) A caccia di medaglie andranno anche l’olandese Pauline Hondema (6.70), la tedesca Malaika Mihambo (6.68 per la grande favorita), la serba Milica Gardasevic (6.67), la tedesca Mikaelle Assani (6.62), la spagnola Fatima Diame (6.59) e la bulgara Plamena Mitkova (6.59).

Triplisti. Promette bene anche la sfida tra i triplisti. Andrea Dallavalle ha firmato 16.87, mentre Andy Diaz, il bronzo olimpico, si è divertito con un comodo è 16.74. I due azzurri hanno preceduto il tedesco Max Hess (16.72 per il primatista mondiale stagionale) e il portoghese Tiago Pereira (16.50), il francese Thomas Gogois (16.45), il turco Can Ozupek (16.29), il francese Melvin Raffin (16.29) e l’azero Rustan Mammadov (16.28). Eliminato Simone Biasutti con 15.90 metri.

Out. Niente da fare invece per uno degli azzurri più attesi: reduce da un inverno fisicamente complicato, Lorenzo Simonelli è uscito in semifinale sui 60 ostacoli, il suo 7”60 non è bastato per accedere alla gara per le medaglie.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su