Giro d'Italia: Olav Kooij vince la tappa Modena-Viadana, Del Toro mantiene la maglia rosa
Olav Kooij trionfa nella volata della tappa Modena-Viadana, mentre Isaac Del Toro consolida la sua posizione in classifica.

Olav Kooij, 23 anni, festeggia il suo arrivo al termine della tappa da Modena a Viadana
di Angelo CostaTanta storia, bei paesaggi, una degna cornice di pubblico: alla seconda delle tappe emiliane manca soltanto un po’ di battaglia. Comprensibile, dopo tre giornate ad alta intensità, fra sterrato, crono e montagne: in tappe così, non è una sorpresa che si tiri il fiato. Comprensibile anche per via del tracciato: collina all’inizio, fra i castelli matildici del Reggiano, poi strada piattissima fino al Po.
Volata doveva essere e, alla fine, volata è: se la prende Olav Kooij, ragazzone olandese tra i pochi nomi nobili dello sprint al Giro. Con i suoi 23 anni è perfettamente in linea con una corsa guidata da sbarbatelli, anche se ha un curriculum da veterano: quaranta vittorie con questa, compresa quella di un anno fa sulle strade rosa a Napoli. A Viadana lo aiutano un po’ l’eroe di casa Affini e molto l’esemplare Van Aert, pilotandolo alla perfezione, il resto lo fa lui, fresco reduce da una frattura alla clavicola a fine marzo, rimontando il connazionale Van Uden.
Che non ci sia tensione non significa che la classifica resti immobile. A ritoccarla è ancora il pupo rosa Del Toro, talmente in salute da non riuscire a tener ferma la gamba: stavolta gli scappa a Brescello, su un traguardo ad abbuono, dove va a prendersi i due secondi rimasti in palio, anche stavolta voltandosi a guardare cosa fanno gli altri. E’ solo una delle tante cose che il meraviglioso messicano fa in corsa, oltre a proteggere nel caotico finale il suo compagno Ayuso, con buona pace di chi vorrebbe che i due si facessero i dispetti. ‘Lui e Yates restano i miei capitani, i rapporti con loro non sono cambiati. Io faccio quel che mi dice la squadra: quando c’è stata la possibilità di prender l’abbuono l’ho fatto’, la versione di Isaac, che per scaramanzia dice di non desiderare altro che una buona cena ogni sera e di non avere incidenti fino a Roma.
A cambiare i connotati alla classifica rischia di esser la giuria, che per un’ora conteggia il distacco a chi, entrando in zona neutralizzazione a tre chilometri dal traguardo, si mette in modalità passeggio per una caduta. Praticamente l’intera nobiltà della corsa, con l’unica eccezione di Carapaz, arrivato con i velocisti: gli avessero lasciato i 49 secondi effettivi, l’olimpionico avrebbe dato una bella sistemata alla sua posizione.
Ordine d’arrivo 12sima tappa Modena-Viadana: 1) Olav Kooij (Ola, Visma) km 172 in 3h 55’40’’ (media 43,791), 2) Van Uden (Ola) st, 3) Turner (Gbr), 4) Pedersen (Dan), 5) Groves (Aus), 10) Moschetti.
Classifica: 1) Isaac Del Toro (Mex, Uae) in 42h 42’39’’, 2) Ayuso (Spa) a 33’’, 3) Tiberi a 1’09’’, 4) S. Yates (Gbr) a 1’11’’, 5) Roglic (Slo) a 1’26’’, 6) Carapaz (Ecu) a 1’58’’, 7) Ciccone a 2’11’’, 8) McNulty (Usa) a 2’18, 9) A. Yates (Gbr) a 2’35’’, 10) Arensman (Ola) st, 11) Bernal (Col) a 2’41’’, 13) Caruso a 2’46’’, 16) Pellizzari a 3’51’’.
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