Gli ottimi segnali dell’esperto difensore. Caldara, quella voglia di riscatto che può fare la differenza

Mattia Caldara si riscatta con il Modena dopo momenti difficili, dimostrando determinazione e talento. L'ex Milan si prepara a un nuovo inizio, con fiducia e ambizione.

di Redazione Sport
30 luglio 2024
Mattia Caldara si riscatta con il Modena dopo momenti difficili, dimostrando determinazione e talento. L'ex Milan si prepara a un nuovo inizio, con fiducia e ambizione.

Mattia Caldara si riscatta con il Modena dopo momenti difficili, dimostrando determinazione e talento. L'ex Milan si prepara a un nuovo inizio, con fiducia e ambizione.

Il mondo del cinema ci corre sempre in aiuto, in questi casi. E la citazione perfetta, tratta da uno dei capolavori di Christopher Nolan è la seguente: "Perché cadiamo signore? Per imparare a rimetterci in piedi". Considerata l’età, Mattia Caldara (foto) potrebbe anche essere un appassionato della triologia de ’Il Cavaliere Oscuro’. E aver tratto ispirazione da alcune delle scene più iconiche, per affrontare momenti duri e complicati. Il ritiro di Fanano ha lasciato in dote al Modena un giocatore potenzialmente ritrovato, pur andando coi piedi di piombo con i giudizi trattandosi di amichevoli estive. Certo è che i dettagli si notano dall’atteggiamento e l’ex Milan non l’ha mai sbagliato fin qui, togliendosi anche la soddisfazione del gol con il San Giuliano City e sono fattori che infondono ulteriore fiducia. Quello più importante, però, è senza dubbio legato alla condizione fisica.

Legittimamente, addetti ai lavori e non, avevano pensato che non sarebbe stato semplice per Caldara rimettersi in gioco dopo gli infortuni, le stagioni trascorse più in clinica che non sul campo, le aspettative non rispettate e le conseguenti delusioni. L’approccio, come si diceva, al mondo Modena, ambizioso ma non proprio paragonabile a Milan e Juventus, è stato perfetto e con un Caldara così i canarini potranno contare su di un difensore di livello che va ben oltre la cadetteria. La scuola Gasperini, inoltre, tornerà utile perché con Bisoli la difesa a tre è tema d’attualità. Sia da braccetto a destra che da centrale Caldara si muoverà conoscendo più o meno a memoria ogni movimento e ogni automatismo. Nel ruolo di braccetto, spingendosi in avanti nell’asse con l’esterno e l’interno di centrocampo, può rivelarsi pericoloso e si sa bene che la propensione offensiva infonde fiducia a chiunque. Insomma, ci sono tanti bei motivi per credere che quella pagina così brutta di una carriera che stava spiccando il volo, sia probabilmente un ricordo. E ripartire da Modena è una scelta che va in questo senso.

A volte serve un cambio, un taglio netto per mettersi alle spalle tutto quanto e ripartire, seppur costi fatica ma non esiste nulla nella vita che non comporti uno sforzo emotivo importante. Soprattutto quando hai toccato il cielo con un dito, le famosi notti di Champions League, ad esempio. Due delle maglie tra le più leggendarie del nostro calcio, per continuare. Ma è il passato, e con il passato non ci si fa più nulla se non l’album dei ricordi. Mattia Caldara è nel presente del Modena, forse anche nel futuro. E la cosa più bella, per lui e non solo, è che ci sia con tutto se stesso.

Alessandro Troncone

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