Grifo, le Fere vanno al doppio della velocità. Zauli confida su Angella. I dubbi in attacco
I rossoverdi hanno conquistato 28 punti, ma confortano i precedenti e la settimana di lavoro del nuovo tecnico. Chance per il capitano
Il doppio dei punti. Quattordici quelli del Perugia, ventisei in classifica ma 28 reali (due punti di penalizzazione) quelli conquistati dai rossoverdi. Sulla carta una sfida più che ostica, ma per fortuna il derby viaggia su binari differenti e Zauli ha potuto lavorare con la squadra una settimana piena. E poi per trovare conforto e coraggio ci sono i precedenti che pendono dalla parte del Perugia che in casa ha conquistato 23 vittorie nei 49 precedenti, poi nove sconfitte e 17 pareggi. L’allenatore biancorosso, prodigo di consigli, sta cercando il mix migliore per sfidare la Ternana.
C’è da fare i conti con la carta di identità della squadra: tanto giovane o troppo esperta. Ma per cercare di non toppare l’approccio e per dare sostanza a una sfida che ha tanto valore, Zauli cercherà di mischiare gli ingredienti per confezionare il piatto giusto. In difesa crescono le quotazioni del capitano Angella che ieri ha lavorato col gruppo e potrebbe dare sostanza al reparto arretrato. Nel caso in cui Zauli dovesse optare per la difesa a tre potrebbe completare il pacchetto arretrato con Leo sul centro-destra e l’ex Giraudo sul centro-sinistra. Chi a centrocampo? La coppia candidata potrebbe essere quella composta da Paolo Bartolomei e Giovanni Giunti, mentre sulle fasce potrebbero avere una chance Mezzoni (ieri a riposo per un affaticamento ma disponibile già per la rifinitura di oggi) e Bacchini a sinistra (in vantaggio su Lisi).
E poi c’è il nodo-attacco. L’unica certezza ad oggi è Montevago. Il dubbio è l’impiego di uno o due trequartisti: probabile l’impiego solo in corsa di Palsson, con la scelta di Ricci e di uno tra Seghetti e Di Maggio. Con il primo Zauli avrebbe un Grifo più d’assalto, con il secondo una squadra meno spregiudicata e più duttile. Resta una seduta di allenamento per testare la condizione del gruppo e per guardare tutti negli occhi. Perché il derby può essere un trampolino o una zavorra.
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