Il crash test del Modena. All’Arechi clima caldissimo

I gialli domani alle 15 in casa di una Salernitana che ha bisogno di rialzarsi. Allenamento a porte aperte per i granata e confronto con i tifosi.

di ALESSANDRO TRONCONE
7 marzo 2025
Il gol di Palumbo nella gara d’andata. pareggiata 1-1 (fotofiocchi)

Il gol di Palumbo nella gara d’andata. pareggiata 1-1 (fotofiocchi)

Le immagini dell’allenamento a porte aperte all’Arechi, con oltre 300 persone e il faccia a faccia della squadra con gli ultras della curva, chiarificano abbastanza limpidamente che tipo di ambiente il Modena troverà a Salerno domani alle 15: caldo, caldissimo. In questa particolare circostanza, l’aspetto mentale potrebbe contare molto di più rispetto a quello tecnico. E il tema della mentalità, non proprio spumeggiante nei momenti chiave per il salto di qualità, pure.

È una sorta di crash test che, in italiano, si potrebbe tradurre come una prova di impatto, per verificare la sicurezza delle automoboli, ad esempio. La partita, effettivamente, verificherà la tenuta del Modena, nel solito limbo tra l’ambizione e il timore di rimanere coinvolto in qualcosa di piuttosto tenebroso. Di solito, l’abbraccio settimanale del pubblico può essere arma a doppio taglio: o porta un’eccesiva tensione o, al contrario, carica e di conseguenza trasforma una squadra. Vedremo. Ai canarini servono nervi saldi, senza dubbio. Chi ha dimostrato di averne è Pedro Mendes e anche Bozhanaj, due di quelle armi che possono tornare utili e non poco.

Il portoghese ha segnato due reti in poco più di cinquanta minuti giocati in due gare, numeri che ora rispecchiano il valore dell’attaccante e sfruttarne il momento sarà prioritario nei pensieri di Mandelli sulla formazione iniziale all’Arechi. La sostituzione di Caso alla fine del primo tempo con il Cosenza può aprire un ballottaggio con Bozhanaj, entrato bene nel finale e autore della punzione-assist per Pedro. Può, potrebbe. Non è detto, conoscendo le gerarchie. Ma un allenatore prova sempre piacere quando chi entra a gara in corso risponde positivamente quindi sul ragazzo albanese si può contare, eccome. Così come si può e si deve contare su Magnino. Come a Cittadella, prima della quale la tensione era simile, l’esperienza e la duttilità sulla fascia priva di Di Pardo può fare la differenza. Anche il ritorno di Cotali sarà significativo, la fase difensiva sugli esterni non potrà che essere attenta e minuziosa perché gli errori, il Modena lo ha imparato, si pagano immediatamente.

La doppia trasferta campana richiede tali prerogative, non si scappa. Sopravvive chi resiste, soprattutto all’Arechi, ambiente caldissimo già acceso durante la settimana. Ma il Modena non può fare i conti con i problemi degli altri, deve fare i conti su se stesso e sull’ennesima dimostrazione da dare. Guardare avanti per non guardare dietro. O si proverà il brivido del rischio.

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