Il personaggio - Esordio in Coppa Italia dopo la promozione in A. L’emozione di Galipò. Arbitro di ’casa nostra’

Esordio in Coppa Italia per l'arbitro Simone Galipó, laureato in economia e consulente assicurativo. Dopo 15 anni di impegno, realizza il sogno della promozione in serie A e B. Dedica il successo alla compagna Eleonora Labate e racconta la sua passione per il calcio e l'arbitraggio.

18 agosto 2024
L’emozione di Galipò. Arbitro di ’casa nostra’

Simone Galipò all’esordio nella partita di Coppa Italia tra Cremonese-Bari terminata 6-5 (1-1 nei tempi regolamentari) dopo i calci di rigore

Esordio arbitrale in Coppa Italia per Simone Galipó, impegnato nella gara Cremonese-Bari terminata 6-5 (1-1) dopo i calci di rigore. Galipó, 35 anni, nato e residente al Girone (Fiesole), è laureato in economia e commercio e lavora come consulente assicurativo.

"Con la promozione in serie A e B ho realizzato un sogno - afferma Galipò - dopo 15 anni di impegno, sacrifici e soddisfazioni. Sono entrato in campo concentrato e tranquillo, in un bello stadio e con ambiente professionale. Le differenze più evidenti con la serie C sono la maggiore velocità di gioco e un tasso tecnico più alto. Al termine hanno deciso i calci di rigore. Dedico questo traguardo alla mia compagna di vita e collega Eleonora Labate, arbitro in Prima categoria e Promozione".

Galipò racconta poi la sua storia: "Sono sempre stato appassionato di calcio e ho giocato nelle giovanili dell’Olimpia Firenze, come difensore centrale. Nel 2008 ho frequentato un corso arbitri a Coverciano ed è così iniziata l’avventura". Dopo il settore giovanile ecco la scalata nelle categorie Dilettanti e in Serie C. Di rilievo il suo legame con i giovani ed è il responsabile del corso arbitri: "Consiglio a tutti di andare in campo con serenità e conoscenza del regolamento, con decisione ma anche rispetto. L’impegno, la passione e un pò di fortuna premiano sempre. A settembre ci sarà un nuovo corso arbitri".

Infine Galipò tiene a precisare: "Devo ringraziare i miei genitori Mariella e Stefano e la mia compagna Eleonora che mi sono sempre vicini. Insieme ai tre presidenti sezionali Tepsich, Torrini e Matteini e il compianto Luigi Bini che ha creduto in me. E anche gli oltre 100 associati presenti alla festa per la mia promozione".

Per la sezione arbitri Aia-Figc di Firenze prosegue una gloriosa storia. Da ricordare Gianluca Rocchi, Luciano Luci e Cristina Cini; i memorabili anni ‘70 con tanti fiorentini ai vertici nazionali: Barboni, Bianchi, Cantelli, Ciacci, Lapi, Menicucci e Vivarelli; in precedenza Achille Pizziolo e il carismatico Giacinto Zoli a cui è intitolata la sezione.

Francesco Querusti

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