Inter per il colpo scudetto, Milan senza rete. Sfida Lautaro-Chiesa e Pioli lancia Camarda
Domani il derby d’Italia allo Stadium, Marotta rinnova al 2027 e Conte apre al ritorno alla Juve. Stasera (20.45) il Diavolo con la Viola

Inter per il colpo scudetto, Milan senza rete. Sfida Lautaro-Chiesa e Pioli lancia Camarda
La formazione dell’Inter è fatta, quella della Juventus ancora no. La giornata di oggi sarà decisiva per sciogliere gli ultimi dubbi più per Allegri che per Inzaghi, il cui unico dilemma sembra essere legato alla convocazione o meno di Cuadrado per il big match di domani sera allo Stadium. Il colombiano, ex di turno, potrà al massimo essere una soluzione a partita in corso, certamente non un titolare dopo la lunga assenza dai campi.
Diventa quindi più semplice provare a decifrare le possibili chiavi tattiche della partita, seguendo la filosofia dei rispettivi tecnici. Più accorto quello di casa, “giochista“ e convinto di voler imporre il proprio calcio quello in trasferta. Gli interrogativi su chi andrà in campo nella Juventus riguardano l’acciaccato Locatelli (più fuori che dentro) e l’attaccante da affiancare a Chiesa. Il confronto tra quest’ultimo e Darmian potrebbe essere un’importante sfida nella sfida tra compagni in azzurro, posto che nel club il figlio d’arte lavora più come seconda punta e meno come esterno. L’istinto lo porta ad allargarsi, pesterà le zolle del connazionale e probabilmente avrà campo in contropiede per testarne le capacità difensive.
Dalla parte opposta il duello attacco-difesa sarà rappresentato da Bremer, sempre più un pilastro per la Signora data l’assenza di Danilo, e Martinez, affiancato da Thuram. Sugli esterni da tenere d’occhio il faccia a faccia tra Dumfries e Kostic. Il serbo ha una tradizione molto positiva contro l’Inter, alla quale ha rifilato un gol e due assist in due partite di campionato nella passata stagione. Per contro l’olandese è diventato un giocatore imprescindibile tra i nerazzurri, capace di abbinare una fase difensiva accorta con i tempi d’inserimento contro i quali poche squadre sono riuscite a trovare contromisure adeguate. C’è poi la zona nevralgica. In bianconero dovrebbe giocare il trio rappresentato da McKennie, Rabiot e Miretti. Al centrocampista francese andrà il compito di far valere la superiore fisicità rispetto agli interpreti nerazzurri nella stessa zona. Per contro nell’Inter sarà cruciale l’apporto di Calhanoglu. Il turco è diventato molto più che un semplice regista. È il primo a chiamare la palla, ma anche ad andare in chiusura nelle situazioni in cui gli avversari trovano campo aperto. L’antivigilia di Juve-Inter è stata anche quella di due importanti notizie, una per parte. Gli ospiti hanno rinnovato il contratto con Beppe Marotta come amministratore delegato per la parte sportiva fino al 2027 e presto faranno lo stesso con gli uomini mercato Ausilio e Baccin. I bianconeri registrano invece le ultime dichiarazioni di Antonio Conte: "Un ritorno alla Juve? I matrimoni si fanno sempre in due, puoi sempre sognare e sperare di sposarti un’altra volta. L’importante è che ci sia condivisione di pensiero", le parole pronunciate dall’ex tecnico in un evento presso l’UniSalento.
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