Italia, il mondo comincia dalla Namibia
Alle 11 a Saint’Etienne la prima sfida per gli azzurri di Crowley, obbligati a vincere per cercare il colpo in un girone di ferro
di Diego Forti
Oggi alle 13 nella “fatal” St.Etienne, dove l’Italia nel 2007 perse per un soffio contro la Scozia (18 a 16) la possibilità di passare ai quarti di Finale della RWC, gli Azzurri debuttano contro la Namibia. Tristi ricordi a parte (l’estremo Bortolussi non trasformò per pochi centimetri un calcio di punizione che ci avrebbe regalato una straordinaria vittoria), la partita odierna rappresenta una buona opportunità per i nostri giocatori. In pratica il rodaggio ideale per una messa a punto dei piani di gioco, oltre che una ottimale verifica delle condizioni psicofisiche della squadra.
Gli avversari appaiono assolutamente alla nostra portata. Si possono classificare come i parenti ’poveri’, sotto il profilo rugbistico, del pur geograficamente vicinissimo Sud Africa, campione in carica e tra i favoriti per la vittoria del Mondiale. I namibiani sono sì la seconda forza d’Africa, ma a causa di un budget federale (e non solo) ristretto rimangono una formazione sostanzialmente dilettantistica. Per di più quando si ritrovano in casa qualche talento, lo vedono presto fuggire verso altri lidi in cerca di ingaggio ed una eventuale naturalizzazione. L’Italia, in pratica, ha un solo problema: la pressione che deriva dalla consapevolezza di non poter perdere. Ci rimetterebbe faccia e credibilità.
La squadra azzurra poggia sul nucleo del Benetton rafforzato da valide pedine che stanno facendo bene all’estero. Tra i trequarti Allan, Garbisi, Ioanne (che ha appena smesso di giocare in Australia) e Page-Relo sono accasati in Francia (Top 14) come anche il pilone Ceccarelli. Riccioni, Lamb, Varney, Odogwu, Faiva arrivano invece dell’Inghilterra dove sino alla scorsa stagione giocava anche Morisi. Dell’altra franchigia azzurra, le Zebre di Parma, un solo elemento nel quindici iniziale: il pilone Fischetti, però con Sisi e Bruno pronti a subentrare dalla panchina. In ogni caso, anche l’esperienza della Nazionale appare accettabile, se si escludono alcune new-entry come Lamb, Page-Relo, Da Re, Odogwu e Pani tutti con al massimo tre presenze. Leader sotto questo profilo è Allan con 74 caps e tre Mondiali all’attivo, ma anche Ferrari, Ruzza, Negri e Morisi, tutti con più di quaranta presenze non scherzano.
Tv. La partita è trasmessa da RAI 2 in chiaro e dai canali Sky.
La formazione: 15 Tommaso Allan (Perpignan, 75 caps), 14 Ange Capuozzo (Stade Toulousain, 12), 13 Juan Ignacio Brex (Benetton, 26), 12 Luca Morisi (svincolato, 47), 11 Montanna Ioane (Lione, 21), 10 Paolo Garbisi (Montpellier, 27), Stephen Varney (Gloucester, 21), 8 Lorenzo Cannone (Benetton, 12), 7 Michele Lamaro (Benetton, 29, capitano), 6 Sebastian negri (Benetton, 48), 5 Federico Ruzza (Benetton, 45), 4 Dino Lamb (Harlequins, 3), 3 Simone Ferrari (Benetton, 47); 2 Giacomo Nicotera (Benetton, 15), 1 Danilo Fischetti (Zebre, 33)
In panchina: Epalahame Faiva, Ivan Nemer, Marco Riccioni, David Sisi, Manuel Zuliani, Martin Page-Relo, Paolo Odogwu, Pierre Bruno.
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