Italiano fa autocritica. "Stanchi e poco brillanti, non siamo stati i soliti. Ma bravi a restare in gara»

Il tecnico sulle difficoltà in Salento: "C’è mancata qualità come a Empoli". Niente drammi: "Il Lecce sta bene, su questo campo in tanti avranno problemi. L’Europa? Se vogliamo arrivare in fondo, dobbiamo fare meglio in trasferta". .

di MASSIMO VITALI
10 febbraio 2025
Un Vincenzo Italiano arrabbiato al Via del Mare: il suo Bologna ha faticato (Alive)

Un Vincenzo Italiano arrabbiato al Via del Mare: il suo Bologna ha faticato (Alive)

"Non siamo stati brillantissimi, abbiamo fatto poco sul piano del palleggio e non abbiamo creato abbastanza in attacco: c’è mancata qualità. Diciamo che non siamo riusciti ad essere noi stessi". Quando c’è da dire qualcosa, anche se quel qualcosa è una critica a un gruppo che fin qui gli sta dando grandi soddisfazioni, Vincenzo Italiano non si tira mai indietro.

Non lo fa nemmeno nel post partita di Lecce, "in uno stadio – rimarca – che con i suoi tifosi sa trascinare la squadra: lo so bene io che con la Fiorentina fino a pochi minuti dalla fine lo scorso anno vincevo 2-1 e poi sono tornato a casa con una sconfitta". Al Bologna almeno questo ieri non è successo ed è un motivo per trovare una nota lieta in una serata avara di spunti positivi. "Alleno un gruppo che sa stare sempre con la testa dentro la partita – dice Italiano –. Nel finale a Dallinga hanno annullato un gol per un piede: peccato perché sarebbe stato un gol da tre punti". E invece il punto portato a casa è solo uno in un weekend in cui tutte le concorrenti hanno messo il turbo.

"Il nostro primo tempo non è stato bellissimo. Abbiamo subito fatto due regali al Lecce e lì è stato bravo il nostro portiere. Dopo quelle avvisaglie abbiamo un po’ sistemato le cose ma non siamo stati brillantissimi negli ultimi metri. Meglio nella ripresa, dove abbiamo creato le condizioni per far male al Lecce". Ma anche in questa circostanza senza il ritmo asfissiante e la lucidità del Bologna a cui eravamo abituati. "Mi sto accorgendo del fatto che quando giochiamo un infrasettimanale e andiamo ad affrontare squadre toste che ti vengono addosso e non ti fanno giocare incontriamo delle difficoltà – osserva Italiano –. Visto che non è la prima volta che succede (il pensiero corre all’1-1 di Empoli, ndr) ci dobbiamo adeguare. E il problema non è aver preso sottogamba il Lecce. Già a Bergamo, finita la partita con l’Atalanta, negli spogliatoi ne abbiamo parlato e ci siamo detti che senza la concentrazione necessaria a Lecce poteva finir male".

E’ finita con un pari che muove la classifica e con un altro ‘clean sheet’ che però è un premio minimo per chi coltiva la legittima speranza di restare agganciato al treno Europa. "In questo girone di ritorno in partite come queste dobbiamo cercare di portare a casa il bottino pieno – osserva Italiano –. Adesso concentriamoci sulla gara in casa col Torino: ma se vogliamo arrivare fino in fondo dobbiamo sempre avere la stessa concentrazione, in casa come in trasferta".

Tra le ragioni della serata opaca c’è anche la scarsa produzione di gioco. "Ma quando la manovra fatica a passare dai centrocampisti – dice Italiano – devono essere i difensori, con i cambi di campo, a far arrivare il pallone sulle fasce. E invece nel primo tempo non siamo mai riusciti a liberare Ndoye e Dominguez". Occasione persa, ma anche no: "Il Lecce sta bene e ci ha affrontato con l’autostima della vittoria col Parma. Su questo campo è stato e sarà difficile per tanti". Specie se in campo non scende il Bologna vero.

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