Jacobs vince i 100 metri a Rieti in 10.08. Ma alle Olimpiadi di Parigi serviranno altri tempi

Il campione olimpico corre in 10.16 la batteria e poi si migliora in finale. Ottima prestazione di Fausto Desalu al meeting di La Chaux-de-Fonds in Svizzera

di GIULIANA LORENZO
14 luglio 2024

Marcell Jacobs in azione a Rieti

Rieti, 14 luglio 2024 – I segnali che Marcell Jacobs sta mandando in queste settimane sono contrastanti. A Rieti, ai Campionati Regionali Juniores e Promesse, l'azzurro ha testato la sua forma cercando sensazioni positive che, almeno a livello cronometrico, stentano ad arrivare.

Ieri, nelle batterie, il lombardo non aveva spinto e, pur commettendo qualche errore di troppo, aveva tagliato il traguardo senza troppe difficoltà con il crono di 10.17. Oggi, in semifinale, quando di solito si cercano tempi diversi, si è fermato a 10.16, terzo a pari merito con il compagno di allenamento, Andre De Grasse, alle spalle del cinese Xie Zhenye (10.08). In finale, c'è stata una leggera crescita: lo sprinter è arrivato primo grazie al tempo di 10.08. La corsa è apparsa sempre contratta, ma almeno il riscontro cronometrico è migliorato. Secondo posto per il cinese Xie, terzo De Grasse.

Qualche settimana fa, il suo 9.92 di Turku (in Finlandia) aveva tranquillizzato gli animi e dato fiducia al campione olimpico, chiamato a difendere con le unghie e con i denti il titolo sui 100 metri, vinto tre anni fa a Tokyo. La concorrenza corre su altri tempi e con altri ritmi: a Jacobs serve una accelerata e anche, per rimanere in tema, il più velocemente possibile. L'Olimpiade di Parigi è alle porte, con le gare di atletica che partiranno il primo agosto e le batterie dei 100 metri il 3 agosto, con semifinali e finali il 4.

Lontano da Rieti, al meeting di La Chaux-de-Fonds in Svizzera, diverse le emozioni. Sui 200 metri si rivede Fausto Desalu che con 20.08 ricorda a tutti di esserci pure lui sulla distanza. Il crono, che supera il suo 20.13 di sei anni fa, è il secondo migliore di sempre, dietro solo al 19.72 di Pietro Mennea. L'azzurro termina la sua gara al terzo posto, dietro al francese Ryan Zeze (19.90) e al sudafricano Benjamin Richardson (19.99). "Devo dire che sono contento a metà - ammette il vincitore dell'oro con la 4x100 a Tokyo - Felice perché dopo sei anni ho migliorato il personale con un crono importante, ma sono partito male e questo non mi rende soddisfatto. Per come era iniziata, pensavo peggio, però a quel punto ho voluto fare la gara su me stesso. È quello che mi ha salvato, poi all’uscita dalla curva ho cercato di riprendere i metri persi in avvio. La testa è su Parigi e questa tappa era quasi un allenamento, senza pressione, anche se con avversari di valore mondiale. Ora testa bassa e si continua a lavorare con umiltà”. Sempre in Svizzera, arriva un ottimo tempo a firma di Roberto Rigali che, nei 100 metri, corre il suo personale con 10.19.  

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