La staffetta azzurra è una certezza. Bronzo da urlo della 4x100 stile. Davanti gli alieni: Usa e Australia

Miressi, Ceccon, Conte Bonin e Frigo conquistano un’altra medaglia dopo Tokyo 2020 e gli ultimi Mondiali. Martinenghi in finale nei 100 rana, negli stellari 400 stile femminili l’exploit di Titmus su McIntosh e Ledecky.

di LEO TURRINI
28 luglio 2024
Miressi, Ceccon, Conte Bonin e Frigo conquistano un’altra medaglia dopo Tokyo 2020 e gli ultimi Mondiali. Martinenghi in finale nei 100 rana, negli stellari 400 stile femminili l’exploit di Titmus su McIntosh e Ledecky.

Miressi, Ceccon, Conte Bonin e Frigo conquistano un’altra medaglia dopo Tokyo 2020 e gli ultimi Mondiali. Martinenghi in finale nei 100 rana, negli stellari 400 stile femminili l’exploit di Titmus su McIntosh e Ledecky.

dall’inviato

PARIGI

Non siamo mica gli americani (citazione Vasco Rossi, anno del Signore 1979). Ma insomma, quasi!

L’emozione si specchia nell’acqua della piscina alla Defense. La 4x100 stile libero maschile (nella foto) si mette al collo il bronzo in 3’10“70. Meglio di noi solo statunitensi e australiani (3’09“28 e 3’10“35).

Bravo Miressi al via, fantastico Ceccon in seconda frazione, stoico Conte, resiliente Frigo: grande gruppo e zero rimpianti. La terza medaglia italiani di Parigi 2024 è stupenda.

Abbiamo battuto cinesi, francesi, britannici. Giù il cappello, a suo moto questa è una impresa. Da applausi.

Ottave. Invece il quartetto delle ragazze, con la reggiana Sofia Morini allo Start, aveva ambizioni più modeste. Con le compagne Tarantino, Curtis e Menocucci è arrivato un ottavo posto assolutamente dignitoso (hanno stravinto le australiane).

Rieccolo. E stasera Thomas Ceccon tornerà ad es sere protagonista oggi 28 luglio e domani lunedì sui 100 dorso, poi tornerà mercoledì 31 luglio e giovedì 1° agosto (200 dorso), infine sarà atteso il 2 e 3 agosto con le staffette miste.

Ranista. Nicolò Martinenghi dovrà fare molto di più stasera, se vorrà, da varesino tenace, tradurre in realtà i sogni di infanzia. Nella semifinale dei 100 rana non ha esaltato (59”28), soprattutto ha patito la vicinanza del mostro sacro Adam Peaty. Ma conoscete il vecchio detto: è quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare.

Regine. Prima, c’era stata una delle gare più attese della intera Olimpiade: la finale dei 400 stile libero femminile. Katie Ledecky, l’americana che è la più grande nuotatrice di tutti i tempi, si rifarà sicuramente nelle prove più lunghe, ma su questa distanza è stata stroncata dalla più giovane australiana Ariarne Titmus (3’57″49), con argento per la canadese McIntosh con il crono di 3’58″37. Bronzo (undicesima medaglia olimpica in carriera) alla statunitense in 4’00”86.

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