Le cinque meraviglie di Malan: storico bronzo

Bravo in tutto, perché il pentathlon è così. Si arriva al traguardo tra le lacrime e la medaglia che ci si mette al collo è come quella di una ’mini Olimpiade’ nell’Olimpiade. E Giorgio Malan (nella foto) diventa il protagonista dell’ennesimo miracolo azzurro, con uno storico bronzo nella gara delle cinque discipline. E’ di nuovo podio olimpico individuale 36 anni dopo la medaglia d’argento conquistata da Carlo Massullo a Seul nel 1988.

Cuore e grinta la gara del 24enne piemontese, con una rimonta partita praticamente dagli abissi e culminata nella ’laser run’, una corsa inframezzata da sessioni al poligono con la pistola (laser). Il vincitore degli European Games di Cracovia 2023 è riuscito a tagliare il traguardo da terzo a 1536 punti. Meglio di lui solamente l`egiziano Ahmed Elgendy (1555), autore del record mondiale, e il giapponese Taishu Sato (1542). Bene anche l’altro azzurro in gara, Matteo Cicinelli, quinto con 1527. Risalito dalle profondità del 18esimo posto nella scherma, Malan ha chiuso senza errori la prova d’equitazione. Già, quell’unico e speciale rapporto di squadra che da Los Angeles 2028 non ci sarà più, per far spazio ad altre discipline, in quella che è una vera rivoluzione del pentathlon. Chiedete a qualunque pentatleta e vi dirà che il rapporto tra l’uomo e l’equino è speciale, proprio come un vero team. Un percorso netto da trecento punti allo Chateau de Versailles, che diventa il trampolino di lancio per il bronzo. Prima, nei 200 stile libero il torinese si guadagna la chance di andare a medaglia poi la gioia al poligono e il sorpasso sul sudkoreano Jun. Malan agguanta la sua migliore prestazione di sempre a livello internazionale, e regala una nuova pagina di storia al pentathlon. Lui, che da bambino vedeva le Olimpiadi come "qualcosa di irraggiungibile", quel sogno ora lo sta vivendo.

Gabriele Tassi