Le idee di Cerchiai. "Il turismo sia una risorsa»
Cerchiai e Collini sono in lizza per raccogliere l’eredità di Chimenti, il presidente che ha allargato i confini: ecco i loro programmi

Cerchiai e Collini sono in lizza per raccogliere l’eredità di Chimenti, il presidente che ha allargato i confini: ecco i loro programmi
Sessant’anni, nato a Roma ma veneziano d’adozione, laureato in Economia e Commercio a Ca’ Foscari, Cristiano Cerchiai ha costruito una solida carriera nella consulenza finanziaria e strategica. Esperto in ristrutturazioni aziendali, fusioni e acquisizioni, oggi è partner presso Grimaldi Alliance, con uffici in diverse città italiane, tra cui Roma. Appassionato di golf, sport che definisce "una parte importante della mia vita", ha messo le sue competenze al servizio della Federazione Italiana Golf. Su proposta del Coni, ha ricoperto per due mandati il ruolo di membro del collegio dei revisori dei conti di Federgolf. Ha incontrato il golf grazie agli amici 35 anni fa a Venezia. La passione poi è diventata impegno sia nel consiglio direttivo del circolo che in FIG.
"Da un lato ho maturato un’esperienza operativa mentre dall’altro ho conosciuto a fondo dinamiche e conti federali". A differenza del suo avversario riconosce a Chimenti e ai consiglieri (molti lo appoggiano) un lavoro nel tentativo di ampliamento del movimento golfistico così come le azioni per presentare al mondo l’Italia quella meta turistico golfistica. "Ci sono ottime basi dalle quali partire per lavorare nei prossimi anni – ci racconta – ma bisogna superare la percezione attuale del golf perché può rappresentare un ostacolo".
Ci spieghi. "È visto come uno sport elitario e, tra i giovani, per anziani. È necessario cambiare il modo di comunicare per abbattere questi pregiudizi sfruttando la variegata offerta che può assecondare le esigenze economiche più disparate. Inoltre, voglio lavorare per avvicinare i giovani e il mondo femminile che può trainare il resto della famiglia".
Per farlo il mezzo è stato individuato in campagne mirate e ripetute, non a spot come avvenuto in passato. Un altro aspetto da non trascurare è quello turistico perché "L’Italia oltre a percorsi meravigliosi ha cultura, clima ideale e enogastronomia unici al mondo". La tessera federale, per ora, non è in discussione per Cerchiai che onestamente ammette: "È una fonte di introiti importante che viene reinvestita nelle realtà territoriali. Serve darle un contenuto con sconti, agevolazioni e convenzioni così che non venga percepita come una tassa". Cerchiai non crede nel centro servizi ma mette al primo posto l’assistenza per i golf club tanto per le questioni fiscali e legali quanto per le problematiche che possono sorgere in caso di calamità naturali. Nell sue priorità anche il rafforzamento del turismo golfistico grazie alla partecipazione a fiere, accordi con i tour operator e fun trip per giornalisti internazionali. "Dobbiamo lavorare a fianco dei professionisti che operano nel golf perché loro sono gli Ambassador del golf e serve comunione d’intenti per il bene del golf"
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