Lenzi, i primi pugni olimpici vanno a segno: "Io, l’unico italiano in gara: questo mi carica"
Al debutto Diego da Porretta Terme si prende subito la scena, batte l’americano Edwards e vola ai quarti di finale: "Il meglio deve arrivare"

Diego Lenzi, il pugile di Porretta Terme ha vinto il suo primo match olimpico (Ansa)
Prima la grinta messa sul ring, poi i pugni al cielo e un sorriso che la dice lunga sullo spirito di questo ragazzo. Buona la prima per Diego Lenzi alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il pugile di Porretta Terme ha vinto il suo primo match a Cinque Cerchi contro l’americano Joshua Edwards mostrando una boxe di grande qualità, capace di entusiasmare gli addetti ai lavori. Pur con una vittoria figlia di un verdetto non unanime da parte dei giudici, l’atleta del Gruppo Sportivo dell’Esercito ha trionfato con autorità sul ring contro un avversario di maggiore esperienza che nel 2023 aveva vinto i Giochi Panamericani.
Lenzi si è scrollato di dosso le possibili tensioni da debutto ed è subito andato all’attacco alla parte alta dell’avversario, con diversi destri interessanti che hanno sopperito alla maggiore velocità dell’americano. Il primo round è tutto per l’Azzurro che nella seconda ripresa soffre un piccolo calo di concentrazione, più che fisiologica visto l’avversario e il palcoscenico ma Lenzi è abile nel rimettersi subito sui binari giusti e di ricominciare ad attaccare con veemenza. Seguendo i consigli di Emanuele Renzini, il giovane bolognese tiene la guardia alta, si difende e attacca ancora all’occorrenza. Si arriva così alle ultime battute, con il match che si fa sempre più duro ma l’italiano non accenna ad indietreggiare e accetta il confronto con l’avversario. Un atteggiamento sempre propositivo da parte del +92 chili che alla fine lo premia, con la split decision dei giudici che premia proprio la prestazione dello "Stallone Italiano", soprannome che si è guadagnato in questi mesi in Azzurro, per 3-1 (26-30 29-27 27-29 27-29 28-28).
"Sono molto soddisfatto per aver superato un avversario blasonato, – racconta Lenzi ai microfoni della Federazione Pugilistica – anche perché sono l’unico maschio rimasto in gara. Sento il peso della boxe maschile sulle spalle e questo mi ha dato la forza di stringere i denti e battere un avversario ostico come quello l’americano. Ho cercato di essere il più pulito e preciso possibile, anche se ancora commetto tanti errori. Match dopo match darò il massimo e solitamente miglioro, sono come il vino, più invecchia e più è buono". Nel complesso dunque un debutto più che soddisfacente per il ragazzo del Gruppo Sportivo dell’Esercito, che in alcuni frangenti è parso quasi volersi trattenere per non eccedere nella foga e perdere le misure.
Per Lenzi si aprono così le porte dei quarti di finale, dove affronterà il tedesco Nelvie Raman Tiafack nel match in programma il 2 agosto per continuare a sognare e inseguire una medaglia olimpica che significherebbe anche rivincita per l’Italia dopo il discutibile verdetto nel match di Aziz Abbes Mouhiidine e il duro comunicato della Federazione con le parole di Flavio D’Ambrosi. Arrivare in zona medaglia sarebbe però soprattutto il coronamento di un sogno per Lenzi che in questi mesi ha raccontato più volte sui social il suo percorso e la volontà ferrea di far risuonare l’inno di Mameli, mostrando i duri allenamenti ma anche raccontando il suo amore per questo sport e i sacrifici fatti. La strada per l’oro è tutta in salita, ma il ventitreenne di Porretta Terme ha già fatto il primo passo all’Arena Paris Nord e non ha assolutamente intenzione di fermarsi.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su