Marcia, super Italia agli Europei: è oro a squadre con Fortunato primo e Palmisano seconda

Italia piglia tutto agli Europei a squadre di marcia nella 20 chilometro, oro sia al maschile che al femminile e Palmisano torna competitiva

di MANUEL MINGUZZI -
21 maggio 2023
Francesco Fortunato

Francesco Fortunato

Bologna, 21 maggio 2023 - L’Italia della marcia si conferma al massimo livello europeo. Nella prova continentale a squadre sia nella gara maschile che nella gara femminile, sulla tradizionale distanza della 20 chilometri, la nazionale si è conquistata il titolo di migliore del vecchio continente. Oro sia tra i maschi che tra le donne, con tre protagonisti sul podio. Francesco Fortunato è primo nella prova maschile, terzo Massimo Stano, mentre Antonella Palmisano è seconda in quella femminile con il minimo per i mondiali di Budapest e con tanta gioia per un grande ritorno in seguito al lungo stop.  

Fortunato nell’elite

Un’Italia da sogno a Podebrady, sede degli Europei a squadre. Nella venti chilometri trionfo di Francesco Fortunato in 1h18’59”, record personale, in una gara entusiasmante e coronata dal terzo posto di Massimo Stano in 1h20’07” e con l’Italia che completa il quadro l’undicesimo posto di Andrea Cosi e il ventesimo di Gianluca Picchiotto, tuti piazzamenti fondamentali nell’ottica della gara squadre. E infatti ha vinto l’Italia la medaglia d’oro con 15 punti, uno in meno della Spagna mentre terza si è piazzata la Germania con 45 punti. La soddisfazione di Fortunato: “Vittoria e record personale, è bellissimo! - le sue parole - Una gara veramente da brividi, per le emozioni che ho provato quando ero in testa negli ultimi chilometri. Sapevo di essere in condizione, ma stavolta ho dimostrato di essere cresciuto anche su questa distanza e competitivo in campo internazionale dopo il lavoro svolto con il mio coach Riccardo Pisani. Con questo crono si può pensare in grande anche ai Mondiali”. Meno contento per la prestazione personale Massimo Stano, ma si può gioire per l’oro a squadre: “Ho provato la strategia di partire in testa - le parole di Massimo Stano - e di fare più chilometri possibile a quel ritmo, perché gli allenamenti mi avevano indicato che era possibile farlo. Non è andata come avevo in mente, però volevo testarmi prima dei Mondiali e c’era bisogno di alcune risposte. Siamo riusciti a vincere l’oro a squadre e ho comunque fatto il minimo per Budapest che per me era fondamentale”.

Palmisano, che ritorno

Ritorno in grande stile per Antonella Palmisano che finalmente si è messa alle spalle i problemi al nervo sciatico e ora può guardare con fiducia ai mondiali di agosto a Budapest. Anche perché è arrivato il minimo necessario per la qualificazione. L’azzurra ha chiuso infatti al secondo posto la 20 chilometri di Podebrady in 1h29’19”, battuta di soli due secondi dalla greca Antigoni Ntrismpioti, che è stata due volte oro europeo. Benissimo ancora la nazionale azzurra che ha piazzato in ottava posizione la campionessa italiana Valentina Trapletti in 1h32:09, undicesima la matricola non ancora ventenne Alexandrina Mihai con il personale di 1h32:55 e diciottesima Eleonora Giorgi al rientro dopo la maternità in 1h34:34. I risultati valgono l’oro a squadre con 21 punti contro i 25 dell’Ucraina e i 37 della Francia. “In gara sono stata sempre presente mentalmente - racconta Antonella Palmisano - dal primo all’ultimo chilometro. A ogni attacco delle avversarie riuscivo a rispondere, a non mollarle. Non pensavo di avere nelle gambe il crono del minimo per Budapest, visto che sono consapevole della condizione che ho in questo momento e so di non aver potuto svolgere tanto lavoro. Ho visto il passaggio a metà gara, non era forte e quindi temevo di non farcela e aver realizzato questo tempo mi dà fiducia in più. E sono contenta perché non ho avuto problemi”. E poi la gioia per l’oro a squadre con una dedica speciale: “C’è una grande gioia per l’oro a squadre. Con un pensiero speciale ad Annarita Sidoti, l’indimenticabile campionessa mondiale ed europea, scomparsa proprio il 21 maggio di otto anni fa. La dedica è per lei”. Leggi anche - Federica Pellegrini e la sua biografia: ecco il volume con i suoi segreti e aneddoti  

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