Milan: sfide decisive contro Atalanta e Inter per l'Europa
Il Milan affronta Atalanta e Inter in due match cruciali per l'accesso alle competizioni europee. Abraham e Jovic protagonisti.

Mike Maignan è guarito dal trauma cranico rimediato l’11 aprile contro l’Udinese
Fermata Milanello: ultimi due treni in partenza direzione Europa. Tra domani e mercoledì il Milan si gioca probabilmente le ultime possibilità di disputare una competizione internazionale anche la prossima stagione. Prima l’Atalanta in campionato, poi l’Inter nella semifinale di ritorno di Coppa Italia.
Due big-match: quegli stessi scontri diretti che hanno sempre sorriso poco ai rossoneri da agosto ad oggi e in particolare da quando c’è Sergio Conceição come allenatore. I tre punti contro la Dea sono fondamentali, ma l’impresa non è delle più facili e servirà la miglior versione del Diavolo. Quella vista venerdì scorso ad Udine o quella mostrata finora in tutti i derby stagionali. E la migliore versione della squadra prescinde chiaramente dai giocatori più rappresentativi.
Oltre ai soliti nomi noti, il Milan per i prossimi due match chiede tanto anche a Tammy Abraham e Luka Jovic. I due attaccanti di scorta hanno infatti trascinato l’attacco del Milan nelle ultime uscite, approfittando del difficile momento di Santiago Gimenez. Il messicano proprio ieri si è allenato in gruppo - come anche Maignan, che dovrebbe partire titolare tra i pali contro l’Atalanta - per la prima volta dopo l’infortunio patito con la Fiorentina, ma difficilmente partirà titolare domani sera.
E Conceição dunque punterà ancora o sull’inglese o sul croato. Finiti ai margini del gruppo ad inizio febbraio, quando Gimenez è sbarcato a Milano siglando 3 gol nelle prime 5 presenze, entrambi sono risorti nell’ultimo mese. Abraham ha confezionato 2 gol e 2 assist in 5 gare, Jovic ha segnato 2 reti in 3 sfide. Numeri da bomber, numeri da Milan. L’ex Chelsea inoltre sta rilanciando la propria candidatura per rimanere a Milanello anche il prossimo anno:
A fine stagione la dirigenza rossonera dovrà parlare con la Roma. Abraham è in prestito annuale dalla Capitale, ha una valutazione di 25 milioni di euro e uno stipendio di 4,5 milioni netti. Cifre alte, soprattutto quella dell’ingaggio che però il centravanti è pronto ad abbassarsi. Il Milan, nell’eventuale trattativa, ha inoltre la possibilità di giocare la carta Alexis Saelemaekers, protagonista in estate del percorso inverso da Milano a Roma e molto apprezzato in giallorosso.
Un prolungamento dei prestiti o uno scambio definitivo a parità di cartellini sono tra le soluzioni possibili, ma Abraham deve meritarsi la conferma sul campo. Così come Jovic, che va in scadenza di contratto a giugno: lui vorrebbe giocare di più, il Milan ha l’opzione per il rinnovo e il finale dell’annata attuale sposterà gli equilibri in un senso o nell’altro. Tutte le mosse di mercato in ogni caso verranno decise con il nuovo Direttore Sportivo, il cui profilo però è lontano dall’essere definito.
L’AD rossonero Giorgio Furlani, dopo i recenti e apparentemente positivi incontri con Igli Tare, sembra aver cambiato ancora idea. E ora punta Tony D’Amico, che tuttavia è sotto contratto con l’Atalanta e difficilmente si libererà. Ma l’incrocio di domani con la Dea potrebbe essere l’occasione giusta per un primo contatto tra le parti.
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