Modena. Defrel, un jolly dai piedi raffinati

Il Modena accoglie Gregoire Defrel con entusiasmo e speranza per le sue potenzialità tattiche. L'esperienza del giocatore dalla Serie A promette soluzioni e versatilità, ma sarà il campo a confermarne il valore.

9 agosto 2024
Defrel, un jolly dai piedi raffinati

Gregoire Defrel nel suo primo allenamento con il Modena (fotofiocchi)

Andrea Catellani ha visto in lui gli occhi giusti. Quelli di un giocatore motivato, voglioso, determinato e pronto. Il sorriso mostrato ai numerosi appassionati che lo hanno accolto allo Zelocchi mercoledì lascia pure intendere che Gregoire Defrel, alla fine, abbia scelto il suo posto nel mondo, arrivato alla soglia dei 33 anni. Età che non ti permette più di sbagliare, il bivio è sempre lì di fronte a ricordarti che da una parte ci sono gli ultimi anni di carriera e dall’altra c’è la nuova giovinezza.

Solo il campo ci dirà quale strada il francese di Meudon, ad un battito di ciglia da Parigi, riuscirà ad intraprendere. Certo è che partire (o, meglio, ripartire) dalla città in cui ha vissuto negli anni neroverdi, trattasi di bel punto d’inizio in tema di ambiente. Ma cosa potrà dare Defrel alla squadra di Bisoli? Anzitutto, soluzioni. Perché nelle idee dell’allenatore canarino ci sono più schemi tattici e avere in rosa attaccanti adattabili alle situazioni permette di giocatore in più modi.

Defrel può essere uno dei due trequartisti quando il Modena giocherà 3-4-2-1, come sta avvenendo in questo momento. In coppia con Palumbo, con Gliozzi o Mendes prime punte. Costruendo un centrocampo granitico (Santoro, Magnino, Battistella, Gerli... i giocatori ci sono) e una difesa che senza il possesso diventa a 5, l’attacco può essere sostenuto. L’altra soluzione è, naturalmente, il 4-3-1-2 nel quale Defrel può diventare seconda punta vera e propria e avvicinarsi alla porta. Difficilmente lo vedremo nel ruolo di esterno offensivo, perché il Modena non ha nelle sue caratteristiche quel modo di giocare e perché lo stesso francese, negli ultimi anni a Sassuolo, ha dimostrato di non avere più fisiologicamente il passo per farlo. Sfruttare la tecnica, dunque, il primo obiettivo. I famosi piedi buoni. A correre possono pensarci anche gli altri, volendo. Poi, c’è tutto quanto intorno, all’ingaggio di Defrel. Inutile girarci tanto intorno, il mercato del Modena comincia a far venire i brividi (di emozione buona) e tanti tifosi. Se tutti rispetteranno le attese, ci sarà da divertirsi. E un inserimento come quello di un giocatore dal pedigree da Serie A (per altro unico, insieme a Caldara. E ciò mostra che Catellani ha voluto appositamente muoversi in questo senso, portando esperienza di calcio maggiore) non può che accendere gli entusiasmi della gente.

Ora c’è Napoli. A proposito di calcio d’altro livello. Un bel test per mettere alla prova sogni e ambizioni, senza esagerare con le richieste, sia chiaro. A partire da quelle a Defrel, che avrà bisogno del suo tempo per rimettersi in moto come i bei tempi. Magari non come quelli di una decina di anni fa con Bisoli a Cesena, ma i due si conoscono talmente bene che... chissà.

Alessandro Troncone

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