Nel pomeriggio (ore 18) Tortona sfida la squadra che si è laureata campione d’inverno e che ha conquistato il trofeo nel 2023. Brescia, il sogno è ripetere la magia del passato
La Leonessa si ritrova con Ndour acciaccato. I piemontesi hanno perso Strautins per tutta la stagione

Maurice Ndour, il senegalese oggi non sarà al meglio per un problema fisico
di Alessandro Luigi MaggiNumero uno del tabellone, la Pallacanestro Brescia torna in quella Torino in cui sollevò la Coppa Italia del 2023 con ambizioni, se possibile, maggiori di allora. Alle spalle un campionato vissuto sempre al vertice, davanti l’obiettivo dei playoff, ma la coccarda resta un sogno da rivivere. Di fronte Derthona, squadra pericolosa e profonda ma reduce da cinque ko in fila tra campionato e Bcl.
"Ci presentiamo a Torino nella migliore condizione psicologica. La società, la scorsa estate, si era prefissata tre obiettivi: il mantenimento della categoria, il raggiungimento delle Final Eight ed eventualmente la qualificazione ai playoff - il commento del patron Mauro Ferrari - Ci siamo, dunque, regalati questa partecipazione alla Coppa Italia, grazie al lavoro svolto dalla squadra e dallo staff tecnico".
Per il tecnico Peppe Poeta, esordiente da capoallenatore in questo evento, il primo pensiero si chiama Maurice Ndour: il lungo ha iniziato ad allenarsi con la squadra ma non sarà al massimo. Derthona invece ha perso per tutta la stagione Arturs Strautins: "Li abbiamo incontrati già due volte e ne sono scaturite due belle battaglie, giocate punto a punto. Dovremo essere bravi ad impattare la loro fisicità e nel limitare i loro creatori di flusso, come Tommy Kuhse e Christian Vital, bravi ad innescare i tiratori" - l’analisi dI Poeta.
Di fronte, filosofie diverse. I piemontesi hanno giocatori futuribili, un centro esplosivo come Kamagate e una pattuglia italiana molto folta. Brescia ha invece rotazioni corte, un lungo "di manovra" come Miro Bilan e giocatori di grande esperienza nei ruoli chiave. In una competizione come la Coppa Italia, paradossalmente potrebbe essere quest’ultima scelta a fare la differenza. Fu così per Brescia due anni fa, lo è stato per Napoli dodici mesi or sono, con Pullen e Ennis.
Nei due precedenti in stagione un successo per parte: "Ci approcciamo - prosegue il coach campano -, nel primo quarto di finale, ad una sfida dura. Il nostro primo obiettivo sarà quello di recuperare le energie fisiche e mentali spese durante la gara casalinga contro Trieste, una sfida probante, dove i ragazzi hanno compiuto una prestazione eccellente, vincendo una gara, più con voglia e determinazione, che con armi tecniche".
Il resto dovrà farlo il carattere, come testimonia la presidente Graziella Bragaglio: "Siamo molto contenti ed orgogliosi di partecipare alle Final Eight di Torino. La squadra, ogni giorno, sta mettendo in campo tutta l’anima e la passione che ha dentro di sé ed il lavoro che i ragazzi hanno svolto, negli ultimi sette mesi, è stato splendido ed entusiasmante".
Fari ovviamente su Amedeo Della Valle: il capitano bresciano, nel suo Piemonte, cerca il secondo grande squillo della carriera.
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