Orgoglio Jacobs, paura Gimbo. Marcell quinto a un soffio dal podio: "Ho dato tutto, gli altri volavano». Tamberi choc: sospetti calcoli renali

Il nuovo re dei 100 è l’americano Lyles, l’oro olimpico di Tokyo sul traguardo col tempo di 9“85. L’altista: "Non resta che pregare. Non me lo merito, ma su quella pedana ci sarò fino all’ultimo salto".

di LEO TURRINI -
5 agosto 2024

dall’inviato

Che botta! Un colpo basso. Bassissimo. Sotto la cintura. No, non da Marcellino pane e vino. Jacobs ha fatto quello che poteva, quello che forma e fisico gli consentivano. È sceso con stile e orgoglio dal trono dei 100 metri, tre anni dopo l’impresa di Tokyo. Ma è tornato in finale, con le unghie e con i denti, ripescato grazie al 9”92 nella sua batteria. Poi ha consegnato la corona all’americano Lyles, 9”79 per lui. Argento al giamaicano Thompson. Bronzo a Kerley. Jacobs ha finito quinto in 9“85, gran tempo. "Non sono contento, volevo una medaglia ma sono andati fortissimo – dice Marcell, che poi ha accusato un crampo che non dovrebbe compromettere la sua presenza in staffetta –. Ho dato tutto dopo un anno complicato, ma questo risultato mi dà fiducia".

Il colpo basso, si diceva, arriva purtroppo dall’altro eroe della Olimpiade giapponese. Da Gimbo Tamberi.

Che guaio. La notizia arriva a sorpresa dall’Italia, mentre l’atletica lèggera appunto celebra la notte dedicata ai 100 metri. Gimbo sta male. O meglio: per tirarci un po’ su di morale conviene dire, speranzosamente, che è stato male. A comunicare la sventurata novella è stato il diretto interessato. Via social.

Il post. Ecco il testo divulgato dal detentore del titolo olimpico, con tanto di foto scattata in ospedale a corredo.

"Incredibile...non può essere vero.

Ieri, 2 ore dopo aver scritto “me lo merito” sui social, ho avvertito una fitta lancinante a un fianco. Pronto soccorso, tac, ecografia, analisi del sangue... Probabile calcolo renale-.E ora mi ritrovo a tre giorni dalla gara per cui ho sacrificato tutto quanto, sdraiato in un letto, impotente, con 38.8 di febbre. Sarei dovuto partire oggi per Parigi, e iniziare il mio percorso verso questo grande sogno. e invece sono stato consigliato di posticipare il volo a domani, nella speranza che, con un po’ di riposo, l’incubo finisca.

Non mi resta che aspettare e pregare... Non merito tutto questo, ho fatto di tutto per questa Olimpiade, di tutto. Non me lo merito davvero. Una sola cosa è certa, non so come ci arriverò, ma io in quella pedana ci sarò e darò l’anima fino all’ultimo salto, qualsiasi sia la mia condizione. Lo giuro a voi, ma ancora prima a me stesso!".

Lo choc. Il presidente del Coni Malagò e il numero uno della federazione dell’atletica leggera Mei hanno appreso con sgomento la notizia. Gimbo è il simbolo dell’intero sport azzurro, non a caso insieme ad Arianna Errigo era stato scelto come portabandiera. Nell’occasione aveva pure perso la fede matrimoniale, caduta nel fiume. Aveva promesso di farsela rifare, magari usando l’oro di Parigi.

I medici. Adesso saranno i dottori a dover valutare la situazione. Una colica renale lascia strascichi e in una Olimpiade ovviamente è indispensabile godere di buona salute. Tamberi era uno dei favoriti per la gara olimpica dell’alto. Ha appena vinto l’Europeo, scavalcando i 2,37. Giorni fa aveva lamentato un malanno muscolare, ma poi l’allarme era rientrato.

Ri0 2016. Già otto anni fa la sfortuna si era abbattuta sul campione marchigiano alla vigilia dei Giochi. Grande favorito per la finale olimpica di Rio, Tamberi incappò in un rovinoso infortunio a ridosso della partenza per il Brasile. E dovette aspettare Tokyo 2021 per coronare il sogno.

Stavolta, chissà.

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