Post gara. Il tecnico: "Siamo troppo fragili. Io non abbandono la nave»

"Mi prendo le mie colpe. La personalità non si allena. A volte non siamo . né tecnici né combattivi".

di FRANCESCA MENCACCI
19 febbraio 2025
L’allenatore biancorosso Lamberto Zauli

L’allenatore biancorosso Lamberto Zauli

Deluso, amareggiato, dispiaciuto. Nel dopo gara Lamberto Zauli è perplesso per la prestazione della squadra, soprattutto nella ripresa. "Mi prendo le mie responsabilità. Troppo poco, siamo leggeri in personalità, perdiamo duelli in tutto il campo – ha dichiarato ai microfoni di Umbria Tv – . Abbiamo fatto un buon primo tempo ma le partite si giudicano alla fine. Dobbiamo pensare a fare un punto alla volta per mantenere questa categoria. Prima di Lucca potevamo pensare ai playoff, ora no. La squadra passa da cose positive a negative in pochi secondi senza un apparente motivo. Siamo fragili tecnicamente e in personalità. Ma non mi tiro fuori".

Zauli non ha mai pensato di fare un passo indietro. "Abbandonare la nave? Faccio sport da quando ho 15 anni e chi fa sport vive anche momenti negativi. Non ci si può arrendere, non fa parte del mio carattere. Altri decideranno questo, non il sottoscritto. Non sarei sereno con me stesso ad abbandonare. I risultati non sono dalla mia parte. Deciderà la società. Non sono qui a difendere me stesso".

Zauli spiega le sostituzioni. "Giraudo era stato appena ammonito e gli avversari hanno invocato il secondo giallo in un episodio nel finale di primo tempo. Lisi ha giocato con la febbre e mi ha detto che avrebbe potuto fare altri pochi minuti. E’ stato un cambio forzato, è entrato Plaia, un 2006, e ha subito qualche uno contro uno di troppo e Giunti completamente fuori ruolo ma eravamo in grande emergenza in difesa. Loro danno tutto, io di fronte ho dei ragazzi molto seri ma non è sufficiente. Bisogna andare oltre. Voglio stimolarli a fare un’autocritica".

La fragilità e la poca personalità stanno condizionando la stagione. "Ci sono delle componenti che si allenano, tante altre si. La personalità e la determinazione di trascinare i compagni non si allenano. Ma con questo non voglio scaricare colpe, anche stasera ci metto la faccia. Eravamo partiti bene trovando il gol e sfiorando il secondo ma poi basta un attimo e cambia tutto. A volte non siamo né tecnici né combattivi. Tanta gente sarà arrabbiata con me ed è giusto così, non scappo. Quello che mettiamo in campo non è sufficiente, la squadra sparisce in pochi minuti. Ci sono difetti caratteriali importanti. Darò tutto me stesso per tirarci fuori da questa situazione. Qui si misurano le persone. Quando sono arrivato mi immaginavo di fare tutt’altro. Tante vicissitudini non ce l’hanno permesso. Ma non mi arrendo e non lo farò mai. Uso questa intervista per stimolare ulteriormente ogni singolo giocatore a spingersi oltre perché quello fatto finora non è nemmeno vicino alla sufficienza".

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