Ramos, no all’Arabia Torna nel Siviglia per ricordare Puerta
Sergio Ramos torna a casa, al Siviglia, dopo aver vinto un campionato mondiale, due europei e cinque Champions. Emozionato, dice di averlo fatto per un debito verso suo padre, suo nonno e il sevillismo. Visite mediche in programma, poi la presentazione.

Siviglia (Spagna)
Sergio Ramos sceglie il cuore e butta una montagna di soldi dalla finestra. L’ex badniera del Real, un campionato mondiale, due europei e cinque Champions in bacheca, ha detto no all’Arabia per giocare nella squadra della sua città, il Siviglia.
"Sono emozionato. È un giorno speciale – dice Ramos –, tornare a casa lo è sempre. Adesso dobbiamo fare le visite mediche, io aspetto da qualche mese, ma sono felice di tornare e di unirmi al più presto alla squadra. Avremo tempo per la presentazione, volendo tornare a casa non aveva senso andare altrove senza fermarsi qui, era un debito che avevo verso mio padre, verso mio nonno, verso il ‘sevillismo’ e verso Puerta". Sono le prime parole di Sergio Ramos, atterrato a Siviglia con un volo privato da Madrid, con le quali ha ufficializzato il ritorno nella sua squadra del cuore e dove cominciò la carriera nel calcio professionistico. E in cui giocava anche il suo ex compagno, e soprattutto amico, Antonio Puerta morto a 23 anni, nel 2007, nell’ospeale dove era stato ricoverato dopo aver avuto un arresto cardio-respiratorio durante la partita tra Siviglia e Getafe. "Tante cose hanno significato moltissimo - ha aggiunto un emozionato Sergio Ramos, ch dopo la scadenza del contratto con il Psg era svincolato -, e penso che fosse giunto il momento di tornare".
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