Sei Nazioni, fuga dall’ultimo posto. L’Italia cerca il riscatto con l’Irlanda
Oggi si chiude il torneo. All’Olimpico (ore 15.15) gli azzurri hanno bisogno di un successo e di quattro mete

Manuel Zuliani sarà tra i titolari azzurri che oggi affrontano l’Irlanda (foto Diego Forti)
Per quanto riguarda il grande rugby siamo alle battute decisive. L’edizione n.131 del glorioso Torneo delle Sei Nazioni, noto alle origini - correva il 1883 - come Home Nations Championship con in lizza solo Galles, Inghilterra, Irlanda, Scozia (Francia e Italia si sono aggiunte dopo, rispettivamente nel 1910 e nel 2000) ha dunque le carte in regola per regalare un finale al cardiopalmo.
La giornata conclusiva vede impegnate in successione alle 15.15 Italia-Irlanda (Olimpico di Roma diretta Rai Due e Sky ), alle 17.45 Galles-Inghilterra e alle 21.00 Francia-Scozia. Tutto sarà deciso sul filo di lana sia per la testa della classifica, sia per la coda. Una solo certezza: nessuna Nazione può aspirare al Grande Slam, ovvero al trionfo senza sconfitte. Tutte le formazioni infatti hanno già perso almeno una partita.
La Francia, in verità, appare come la grande favorita. Se batte la Scozia segnando 4 mete, arriva a quota 21 (in virtù del punto di bonus). Irraggiungibile per le avversarie. Anche senza punto di bonus ha poco d temere. Infatti vanta una differenza punti con l’Inghilterra, unica formazione che può aspirare a quota 20, praticamente incolmabile. Dovesse invece scivolare contro gli scozzesi sarebbe tutto da rifare o meglio da… ricalcolare in funzione non solo dei risultati delle inseguitrici, ma anche degli eventuali punti di bonus. In coda la lotta è fra gli azzurri e il Galles. Anche qui la discriminante rischia di essere legata ai punti di bonus. Tra le tante combinazioni il campo di osservazione si restringe all’ipotesi migliore e quella peggiore.
Vittoria azzurra contro l’Irlanda - e contro i pronostici - segnando 4 mete: chiudiamo in bellezza. Perdiamo senza bonus e il Galles vince, pareggia o anche perde conquistando però due punti di bonus ci tocca il fondo della classifica. Volendo rimanere con i piedi per terra dobbiamo augurarci che l’Inghilterra faccia il suo dovere e batta il Galles senza regalare loro punti di bonus. Per parte nostra dobbiamo provare a vincere gettando il cuore oltre l’ostacolo ma, vista la caratura dell’avversario, sarebbe già molto onorevole segnare 4 mete e rimanere entro i 7 punti di distacco, ovvero guadagnare altri 2 punti in classifica. Giusto sottolineare che la formazione messa in campo dal Ct Quesada è sostanzialmente quella che ci si poteva aspettare, con un unico, significativo cambiamento: l’inserimento in terza linea Zuliani al posto del capitano Lamaro, spedito in panchina. Una decisione non proprio usuale nel rugby ma, nella fattispecie, supportata dal diverso rendimento messo in mostra sin qui dai due giocatori. I gradi di capitano vanno a Brex.
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