"Sinner, la ruggine sparirà. Le sconfitte gli serviranno"
Il mental coach di Tamberi Sabbatini: "La squalifica si sta facendo sentire. A parte l’ultimo stop, il suo staff dice che i risultati sono migliori delle previsioni".

Il mental coach di Tamberi Sabbatini: "La squalifica si sta facendo sentire. A parte l’ultimo stop, il suo staff dice che i risultati sono migliori delle previsioni".
Due finali perse e una eliminazione agli ottavi nel torneo di Halle, che nel 2024 aveva vinto. Il momento di Jannik Sinner (nella foto) non è dei più semplici e per tornare al successo probilmente il corpo deve ritrovare una perfetta connessione con la mente. In questi casi il mental coach gioca un ruolo fondamente proprio perchè bisogna ritrovare la fiducia nei propri mezzi. "La prima sottolineatura da fare - spiega Luciano Sabbatini, il mental coach di Gianmarco Tamberi - è che non ci sono protocolli, ma esistono le persone che sono uniche e che hanno un loro percorso. La seconda premessa è che da fuori si può solo percepire qualcosa, ma cosa sta succedendo veramente lo sanno solo Sinner e il suo staff".
Lei che idea si è fatto?"Essendo il numero uno mondo in qualsiasi incontro lui ha tutto da perdere e il suo avversario tutto da guardagnare. A questo bisogna aggiungere che ogni atleta trova sicurezza nel suo lavoro quando ottiene un risultato. Il giudizio più comune è che l’essere stato sconfitto da Alcaraz in finale a Roma e a Parigi sia un fallimento anche se Sinner e il suo staff hanno detto cose diverse. La sconfitta di Halle, invece, sembra essere la classica giornata negativa. Semplicemente sta affrontando il cammino di chi dopo la squalifica sta ritrovando il filo del discorso. Inoltre questi risultati ci restituiscono un Sinner molto umano e questo fa molto bene anche a lui".
In realtà lui non perde mai occasione per ricordare che proviene da una realtà semplice. La normalitùà è un valore allenabile?"Nel suo caso probabilmente questo è il valore che gli consente di tornare a casa la sera dopo allenamento o dopo una vittoria e di essere sè stesso. La coerenza con i propri principi è a rischio quando si diventa famosi, ma in realtà sono qui principi che ti hanno reso vicente. Questa coerenza si allena se si ha la volontà di mantenerla".
Nel dualismo Sinner-Alcaraz abbiamo visto molto rispetto. È una dimensione acquisita o naturale?"È la dimensione che rende un campione vero perchè ti porta a considerare un avversario non un nemico da abbatterti, ma un collega con cui misurarsi per migliorarsi".
Lo abbiamo chiesto a lei perchè lo scambio di medaglie tra Gimbo e Barshim a Tokio ha reso quel successo mitico."Il rispetto trasforma la vittoria in leggenda. Se io considero la finale una occasione per migliorarmi, il mio successo sarà il frutto di qualcosa di straordinario perchè ho cercato di superare quelli che in quel momento sono i miei limiti. Se io ho altri pensieri il risultato perde parte della sua brillantezza".
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