Turbo Tacchini-Casadei, argento al fotofinish
La coppia azzurra seconda nella prova di velocità sui 500 metri: beffati gli spagnoli con una grande progressione finale
dall’inviato
E poi ci sarebbe da parlare di due piemontesi innamorati della canoa. Nella prova di velocità sui 500 metri, Carlo Tacchini e Gabriele Casadei mulinano la pagaia fin quando non restano appesi per istanti senza fine al verdetto del fotofinish. Sanno di aver chiuso la prova dietro agli imprendibili cinesi, ma c’è una differenza non sottile tra l’argento e il bronzo. La perfezione degli strumenti digitali fa battere il cuore: sono secondi. Grazie ad una rimonta da fumetto: i canoisti azzurri sembravano una coppia di super eroi, in quella progressione finale.
Chi sono. Carlo Tacchini, 29 anni, viene da Verbania. Aveva già respirato l’atmosfera olimpica. a Rio 2016 fini settimo in finale nel C1 1000 metri. Gabriele Casadei, classe 2002, è nato ad Ivrea. Si è innamorato della canoa sul lago di Candia. A livello giovanile ha vinto per tre volte d seguito il Mondiale Under 23.
La gara. L’oro olimpico spettava di diritto alla Cina di Liu Hao e Ji Bowen, primi in 1:39.48, con margine superiore al secondo e mezzo sui più immediati inseguitori: Carlo Tacchini e Gabriele Casadei, appunto. A metà gara, gli azzurri piemontesi sembravano onestamente spacciati. Erano settimi, chissà a quanto i boomakers avrebbero pagato una loro presenza sul podio.
E invece. Invece, Tacchini e Casadei hanno innescato il turbo. Nei 250 metri che mancavano fanno segnare il miglior crono in assoluto. Sono piombati come rapaci d’acqua sul duo spagnolo formato da tali Joan Antoni Moreno e Diego Dominguez. Un decimo di differenza ha condannato gli iberici, che centrano comunque il bronzo. Quarti gli atleti individuali neutrali con passaporto russo Zakhar Petrov ed Alexey Korovashkov.
In festa. Dopo, il clan italiano ha alimentato una festa meritatissima. Tacchini ha rielaborato ansie e gratificazioni: "Con tutto il rispetto un argento non è un bronzo. L’attesa è durata una eternità, ma alla fine è apparso il nostro nome sullo schermo e siamo stati felici". Casadei, il fido partner, quasi piangeva. "Abbiamo rincorso la perfezione. Avevo grandi aspettative su questa gara, ci ho sempre creduto". Missione compiuta.
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