Una lezione da imparare in fretta. Azzurri messi a sedere dalla Francia. L’Italia si perde dopo un buon inizio

Stadio Olimpico, domenica 23 febbraio 2025 Torneo delle 6 Nazioni: lezione di rugby. Peccato che a impartirla sia stata la...

di DIEGO FORTI
24 febbraio 2025
La meta di Meloncello che illude l’Italia. Dopo questa segnatura la Francia ha alzato il ritmo grazie alla sua fisicità e per gli azzurri è iniziata la disfatta. (foto Diego Forti)

La meta di Meloncello che illude l’Italia. Dopo questa segnatura la Francia ha alzato il ritmo grazie alla sua fisicità e per gli azzurri è iniziata la disfatta. (foto Diego Forti)

Stadio Olimpico, domenica 23 febbraio 2025 Torneo delle 6 Nazioni: lezione di rugby. Peccato che a impartirla sia stata la Francia alla Nazionale Azzurra. Più che il punteggio, per altro severissimo, è il modo con cui i Galletti ci hanno trapassato, battuto, mortificato. Perdere con un distacco di 49 punti (24 a 73) più che una sconfitta, risulta una specie di punizione. Eppure nella parte iniziale della partita l’Italia aveva dato l’impressione di possedere i mezzi e la concentrazione per lottare ad armi pari con i temibili avversari.

Addirittura dopo aver resistito per quasi 10 minuti alla pressione territoriale francese i nostri erano andati in meta con una superba volata di Menoncello: 7 a 0 in virtù della trasformazione messa tra i pali da Allan. I francesi, che appena pochi attimi prima si erano visti annullare una segnatura per un in-avanti segnalato dal TMO, parevano sul punto di crollare. Invece si sono subitamente ripresi e, in meno 4 minuti, hanno riagguantato il pareggio: 7 a 7 in virtù di una meta della seconda linea francese Guillard trasformata da un implacabile Ramos. L’equilibrio sotto il profilo del gioco e anche del punteggio sembrava sostenibile. Al quarto d’ora gli Azzurri addirittura tornavano in testa grazie a una punizione trasformata da Allan, 10 a 7. Poi, però, con grande lucidità e chirurgica precisione gli ospiti hanno preso a sovrastarci andando in meta nell’ordine con Mauvaka, Dupont, Boudehent, Barre e relative trasformazioni di Ramos. Unica consolazione per i nostri colori una spettacolare metà al 28’ finalizzata da Brex e trasformata da Allan. Alla fine del primo tempo il 17 a 35 iscritto sul tabellone dava già una misura delle differenze in campo.

Tuttavia la prestazione dellìItaliain più di una occasione era comunque stata brillante, quasi convincente. Da promozione le giocate alla mano, modeste per contro le performance difensive. Tutto sommato c’erano gli estremi per sperare in un secondo tempo di eguale dignità. E invece gli Azzurri sono crollati, quasi scomparsi dal gioco offensivo (una sola meta con Paolo Garbisi trasformata dallo stesso). Costantemente travolti dal gioco al largo senza soluzione di continuità degli avversari hanno finito per subire ben 6 mete segnate nell’ordine da Aldritt, Bielle-Biarrey, Dupont, Barre, Atissogbe, Barassi. Per la cronaca 4 su 6 le trasformazioni messe tra i pali.

Questa di Roma, è stata una lezione severa anche sotto il profilo tattico con i francesi in grado di farci correre da una parte all’altra del campo senza limitarsi al solo gioco in penetrazione degli avanti. Ora per Quesada ci sono due settimane per meditare e ricostruire quanto meno il morale della sua truppa. I prossimi due impegni degli Azzurri sono decisamente severi con l’Inghilterra ancora in corsa per la conquista del Torneo e, soprattutto, contro l’Irlanda imbattuta e alla ricerca del Grande Slam.

La classifica del Torneo delle Nazioni dopo tre giornate compresi i punti di bonus: Irlanda 14, Francia 11, Inghilterra 10, Scozia 6, Italia 4, Galles 1

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