Van der Poel contro Van Aert sulla neve? Possibile. Ciclocross verso le Olimpiadi 2030
Una sfida stellare sulla neve tra Vdp e VWA: il ciclocross vicino a entrare nel programma olimpico invernale nel 2030: la Planche des Belles Filles si candida a ospitare la gara. Anche Besancon in lizza

Mathieu Van der Poel
Bologna, 25 giugno 2025 – Una sfida stellare sulla neve tra Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel a 35 anni suonati? Forse sì. Possibile, magari probabile. In quale specialità? Nel ciclocross. Si parla di due ruote, di biciclette, ma le gare su sterrato, fango e sabbia sono nei fatti una rappresentazione invernale della fatica per veri appassionati. La coppa del mondo si disputa in pieno inverno, prima della stagione ciclistica su strada e così, invece che d’estate, può diventare disciplina da Olimpiadi Invernali. L’idea è questa, magari sulla neve, oppure semplicemente sugli sterrati come da tradizione, per la rassegna del 2030 che si terrà in Francia. Van der Poel è grande interprete, i mondiali ormai non si contano più, e ora si è sta dedicando anche alla mountain bike, Van Aert è il grande rivale, ma spesso battuto, e in più ci saranno le nuove leve che potrebbero andare all’assalto di un oro olimpico. Sarebbe spettacolo.
Ciclocross vicino all’ingresso olimpico
La candidatura è partita. Si viaggia, su due ruote. Saranno 4 gli sport che entreranno alle Olimpiadi 2030 che si disputeranno sulle Alpi Francesi. Il ciclocross, dunque, punta a essere una di queste quattro discipline entranti, con la Planche des Belles Filles che ha già presentato la sua candidatura per ospitare la gara su due ruote. Il progetto è sostenuto dall’Uci, la federazione internazionale, e dal suo presidente David Lappartient e secondo il quotidiano francese l’Equipe le possibilità sono alte. La località dei Vosgi, tra l’altro, è una icona ciclistica visti i numerosi arrivi di tappa del Tour de France, spesso con vittorie italiane. Si ricordano quelle recenti di Nibali e Aru, ma in generale a la Planche ci sono state tante battaglie, comprese quelle tra Vingegaard e Pogacar nell’edizione 2022. Tra le candidate a ospitare il ciclocross olimpico ci sarebbe anche Besancon, ma la Planche des Belles Filles ha anche il vantaggio di non essere lontana da Belgio e Olanda, due nazioni leader della disciplina, ovvero proprio quelle di Van Aert e Van der Poel. E’ convinta della bontà del progetto Lucie Lefevere, che da tempo sta lavorando per portare il ciclocross a la Planche per le Olimpiadi 2030: “La località è a quattro ore dal Belgio dove la cultura per questo sport è molto presente. Possiamo gestire la portata dell’evento e sappiamo come affrontare i Giochi Olimpici. Sarebbe una grande festa”. Ora la palla passa al CIO, che dovrà valutare quali sport far entrare per l’edizione 2030, ma le possibilità di un ingresso del ciclocross sono alte. Altissime. Van der Poel contro Van Aert alle Olimpiadi e nel ciclocross: cosa potrebbe esserci di meglio? Leggi anche - Aleix Espargaro debutta nel ciclismo: sarà al Giro d'Austria con la Lidl Trek
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