Vuelle, l’entusiasmo di Parrillo e De Laurentiis. La classe operaia che insegue il paradiso

In un’A2 che richiederà profonde rotazioni, la guardia e il pivot avranno un ruolo importante. Anche e soprattutto nello spogliatoio

31 agosto 2024
Vuelle, l’entusiasmo di Parrillo e De Laurentiis. La classe operaia che insegue il paradiso

In un’A2 che richiederà profonde rotazioni, la guardia e il pivot avranno un ruolo importante. Anche e soprattutto nello spogliatoio

È la classe operaia di questa Carpegna Prosciutto, ma spesso questi giocatori si rivelano anche i più preziosi, quelli che fanno spogliatoio e danno l’esempio con la loro umiltà e il loro entusiasmo. Come Parrillo e De Laurentiis. Sasà (da Salvatore), campano di Benevento, è il pretoriano di Sacripanti, per lui ha già giocato a Caserta agli inizi della carriera: "Sono davvero contento di essere approdato a Pesaro ed essere allenato da Pino: quando mi ha chiamato non c’ho pensato un attimo – racconta, onorato di poter vestire questa maglia –. Una piazza incredibile per il basket, si vede da tanti particolari e sono convinto che questo pubblico sarà la nostra arma in più. Se tanta gente verrà ad aiutarci dagli spalti, per noi potrebbe essere più facile".

Lo definiscono uomo-spogliatoio, lui si schermisce ma conferma: "Lo faccio in silenzio, provo a essere un compagno corretto, che aiuta tutti ad amalgamarsi e i nuovi ad ambientarsi, anche se stavolta sono nuovo pure io. Ma il ritiro è andato molto bene, le prime impressioni sono di un gruppo che lavora a testa bassa e fa quello che gli viene chiesto, senza troppe chiacchiere". Affermatosi a Cantù, "quelle stagioni sono state la mia rampa di lancio, hanno decretato la mia nascita come giocatore", dice che "la mia specialità è il tiro da tre" e facendo le carte al campionato giudica "Cantù, Udine e Brindisi le squadre meglio allestite, senza dimenticare noi, naturalmente".

Quirino, detto ’Rino’, arriva da un paese in provincia di Chieti (Guardiagrele). Abruzzese forte e gentile, come li definì Primo Levi, è l’unico centro di ruolo della Vuelle. "Il basket è cambiato: non c’è più, o quasi, il centro di ruolo statico, siamo tutti molto dinamici, possiamo aprirci per tirare dalla media o anche da tre; dovremo essere bravi in difesa quando ci sarà da marcare uno più grosso ma dipenderà da partita a partita, a volte magari ce ne saranno altri più rapidi a cui correre dietro. Ma secondo me siamo un ottimo pacchetto lunghi".

De Laurentiis è uno di quelli che conoscono meglio la Serie A2: "Il campionato però è cambiato tanto con l’ultima riforma, con due gironi le più forti si scindevano, invece quest’anno, con un unico gruppo che sancirà una promozione diretta a fine regular-season, la lotta sarà serrata sin dalle prime giornate. Prevedo un campionato dispendioso, in cui bisognerà dosare bene le energie". Dopo il ritiro in altura è stata tosta rientrare in città: "Ma bisogna saper soffrire, questo è un momento cruciale per farsi trovare pronti, ora cominciamo a giocare le amichevoli e sarà più divertente". E proprio oggi la Vuelle sarà di scena a Bologna contro la Virtus, peccato che le porte dell’Arcoveggio siano chiuse.

Elisabetta Ferri

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