Vulikic "Questa squadra dirà la sua"

Il difensore croato in prestito dalla Samp rivive il suo esordio con i canarini: "Non poteva andare meglio"

di ALESSANDRO BEDONI
27 febbraio 2025
Stipe Vulikic in azione nella gara di sabato a Cittadella (fotofiocchi)

Stipe Vulikic in azione nella gara di sabato a Cittadella (fotofiocchi)

Sabato scorso a Cittadella il suo esordio con la maglia gialloblu, ieri il battesimo della sala stampa del Braglia per Stipe Vulikic, il lungo difensore centrale croato arrivato in prestito dalla Sampdoria a gennaio nell’ambito dell’operazione che ha portato Abiuso in blucerchiato. Faccia pulita e in un italiano pressochè perfetto, subito il difensore parla del suo esordio: "Sono stato molto contento di questa prima volta, soprattutto perchè è coinciso con una vittoria su un campo molto difficile e con una bella prestazione. Non poteva andare meglio".

Poi parla del suo impatto, anche tattico, con l’ambiente di Modena: "Ho trovato una squadra senza grossi problemi in difesa, in questo settore ci sono ragazzi davvero molto bravi. E in generale penso di essere arrivato in una squadra forte che può dire la sua da qui alla fine. Per quel che mi riguarda, quando ho parlato con il direttore ho pensato di mettermi di nuovo in gioco, sono ancora giovane e devo crescere in questa categoria".

Domenica gara con il Cosenza, classica partita da non prendere sotto gamba: "È vero, sappiamo che hanno problemi, però abbiamo visto la loro partita col Palermo e hanno fatto una buona gara con tante occasioni da gol prima di soccombere. Noi dovremo avere il giusto approccio alla gara e portare a casa tre punti".

Nella sua prima esperienza italiana, a Perugia, ha avuto Santoro come compagno di squadra: "Abbiamo giocato insieme un anno e mezzo poi lui è venuto qui a Modena. Al di là del fatto che conosco lui, qui ho trovato subito un gruppo bellissimo con tanti bravi ragazzi e mi sono trovato da subito molto bene".

Inevitabile chiedergli un po’ del suo percorso di calciatore, in una famiglia tra l’altro di tradizione sportiva dove la mamma è stata prima giocatrice ed ora allenatrice di pallamano. "Sono cresciuto nel settore giovanile dell’Hajduk, la squadra di Spalato, la mia città. Poi non ho trovato spazio e sono andato a fare esperienza in una squadra di serie B croata (il Solin ndr); successivamente sono tornato in serie A con il Hrvatski Dragovoljac, poi è arrivata la chiamata del Perugia prima di andare quest’estate alla Sampdoria".

Appunto, la Sampdoria, un’esperienza breve in un campionato un po’ travagliato per i blucerchiati: "Guardate, io della Sampdoria posso solo dire belle cose, mi sono trovato veramente bene. I miei mesi a Genova non sono andati però come pensavo e come volevo, e allora dovevo cercare la migliore soluzione per me e alla fine sono arrivato qua, per crescere e trovare spazio e continuità".

Si chiosa su quello che è il giocatore croato di riferimento: "Anche se è più giovane di me, mi ispiro tanto a Josko Gvardiol, secondo me è uno dei più forti difensori al mondo".

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