Zebre profete fuori casa. Il manto erboso non aiuta
L’analisi statistica: la Massese macina tanti punti, ma quasi sempre in trasferta. Lo stato del campo mette in difficoltà una squadra tecnica come i bianconeri.

Massimiliano Pisciotta
C’è una singolarità che caratterizza la Massese di Massimiliano Pisciotta. La squadra apuana gioca meglio in trasferta. A dirlo sono inequivocabilmente i numeri. Nelle 24 gare fin qui disputate, di cui 12 in casa e altrettante fuori, le zebre hanno fatto più punti lontano dallo stadio "Vitali" (19 contro 17) e vi hanno ottenuto più successi (5 contro 4). Il dato più eclatante è forse quello relativo ai gol fatti. In casa i bianconeri segnano col contagocce (11 reti) mentre in campo avverso sono una macchina da gol. La Massese assieme alla capolista Camaiore condivide il miglior attacco esterno del girone (23 reti).
A cosa si possono imputare queste statistiche? Sicuramente allo stadio comunale di Massa quasi sempre arrivano avversari chiusi, pronti a fare una partita prettamente difensiva, e questo fa sì che gli spazi a disposizione siano ridotti. In trasferta, invece, le partite risultano più aperte con la squadra locale chiamata necessariamente a fare qualcosa in più e questo esalta le ripartenze degli apuani. Non è un caso che anche in Coppa la Massese sia arrivata in finale giocando tre turni consecutivi fuori casa.
Un altro aspetto da sottolineare è quello del fondo del terreno del "Vitali" ormai diventato irregolare e che di certo non agevola una squadra tecnica come quella di mister Pisciotta. Da questa settimana la Massese nelle giornate di martedì e giovedì si allenerà sul sintetico di Romagnano per cercare di preservare la superfice dello stadio degli Oliveti. La speranza è che anche questa domenica a Perignano si possa vedere una squadra corsara.
Gianluca Bondielli
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