Basket, Eurolega: l'Olympiacos sbanca Madrid 86-84 e vola alle Final Four

Gli ellenici sono passati dal -9 al +15, ma alla fine il Real ha imbastito una controrimonta tutta cuore che si è fermata solo allo scadere con la tripla della possibile vittoria tentata da Abalde e sputata dal ferro

di MATTEO AIROLDI
1 maggio 2025
La guardia del Real Madrid Andres Feliz (a destra) in azione contro Moustapha Fall dell'Olympiakos (a sinistra) durante la partita dei play-off di basket dell'Eurolega tra Real Madrid e Olympiakos alla Movistar Arena di Madrid.

La guardia del Real Madrid Andres Feliz (a destra) in azione contro Moustapha Fall dell'Olympiakos (a sinistra) durante la partita dei play-off di basket dell'Eurolega tra Real Madrid e Olympiakos alla Movistar Arena di Madrid.

Madrid (Spagna), 1 maggio 2025 –  L’Olympiacos Pireo è la seconda squadra dopo il Fenerbahce Istanbul a staccare un pass per le Final Four di Eurolega che si svolgeranno ad Abu Dhabi dal 23 al 25 maggio prossimi. La compagine ellenica ha infatti chiuso sul 3-1 la serie playoff contro il Real Madrid, piegando al Wizink Center i “Blancos” 86-84 al termine di un match mozzafiato. Dopo un primo tempo comandato dal Real che ha toccato anche il +9, è arrivata la reazione dell’Olympiacos che, spinto da uno scatenato Evan Fournier – miglior realizzatore della gara con 23 punti e capace di non far pesare eccessivamente la serata un po’ sottotono di Sasha Vezenkov, il quale ha trovato i suoi primi punti nel terzo quarto (e ha chiuso a quota 10) –, ha azzerato il gap per poi accelerare all’inizio del quarto quarto grazie alle triple di Kostas Papanikolaou. Il +15 raggiunto non è comunque bastato agli ospiti per chiudere anzitempo i conti e mettersi al riparo dall’orgogliosa reazione del Real che – sorretto dal tandem formato da Mario Hezonja (migliore dei suoi con 21 punti) e Dzanan Musa (12) – è arrivato fino al -1 fallendo però allo scadere con Abalde la tripla della vittoria.

La cronaca della gara

Grazie anche all’ottimo apporto dei giocatori in uscita dalla panchina, il Real ha avuto un buon approccio in entrambe le metà del campo e a metà della prima frazione ha dato il primo scossone alla partita allungando a +8 (11-9) con un parziale di 11-3 alimentato dalle giocate di Hezonja, Abalde e Feliz. Un urto attutito dall’Oly grazie alla sostanza e ai canestri di Fall, Fournier e Milutinov che hanno tenuto gli ospiti a contatto al suono della prima sirena. Vildoza e Peters hanno addirittura assottigliato la distanza a una sola lunghezza in avvio di seconda frazione ma dall’altra parte sono arrivate le triple di Llull e della sorpresa Gonzalez (eccellente l’apporto del 2006) a ridare respiro a un Real che ha via via ripreso quota tirando con altissime percentuali da tre (8/14 nei primi 20’) e toccando l’apice della sua serata sulla bomba del 43-34 griffata da Hezonja a meno di 2’ dall’intervallo. Non da meno, sul fronte opposto, Evan Fournier che – viste le difficoltà di Vezenkov, a secco di punti nei primi 20’ – si è caricato l’Oly sulle spalle rientrando negli spogliatoi con un bottino personale già di 14 punti ma soprattutto con i suoi a -5 (47-42).

Un divario che lo stesso fuoriclasse francese ha poi azzerato firmando addirittura il sorpasso dell’Oly sul 47-48. Gli ospiti, approfittando di un Real un po’ in affanno e rimasto senza Tavares – tornato in panchina dopo il quarto fallo personale commesso – hanno quindi tentato la mini-fuga portandosi a +7 grazie anche ai primi colpi di Vezenkov (51-58). Il Real ha però saputo rispondere presente e rintuzzare gli attacchi aggrappandosi ai guizzi di Feliz (65-68 a 10’ dalla fine). Ben più decisa è stata la spallata che l’Oly ha assestato nelle prime battute della quarta frazione, quando è salito in cattedra Papanikolaou, autore di tre triple in un fazzoletto di pochi secondi. Gli ellenici sono infatti volati addirittura a +15 (67-82). Il Real ha sì sbandato, ma poi ha sfoderato tutto il suo orgoglio, alzando il pressing sui portatori di palla avversari e imbastendo una rimonta che si è fermata soltando sul -1 finale con la tripla della vittoria di Abalde sputata dal ferro.

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