Basket, Milos Teodosic annuncia il ritiro a 38 anni con una toccante lettera
Artista del passaggio, il serbo ha calcato i più importanti parquet del Mondo giocando anche in NBA, ai Clippers, e in Italia con la Virtus Bologna, con la quale ha vinto uno scudetto e una Eurocup

Teodosic (ANSA)
Belgrado (Serbia), 28 giugno 2025 – Da oggi, il basket non potrà più essere deliziato dalle straordinarie gesta di uno dei più grandi interpreti della palla al cesto europea e non solo degli ultimi decenni: a 38 anni, infatti, Milos Teodosic ha infatti deciso di ritirarsi dalla pallacanestro giocata. L’annuncio lo ha dato l’ormai ex giocatore serbo, attraverso una toccante lettera aperta: “Cari amici, appassionati ed esperti di pallacanestro, innanzitutto, grazie per questi 30 anni di battaglie condivise, gioie, felicità ma anche dolori. È arrivato il momento per me di dire addio a una fase del mio amore per il magico gioco della pallacanestro. Alle mie spalle lascio anni pieni di passione, lotta e sacrificio.
Trofei vinti, ma anche finali perse. Tutto fa parte del gioco del basket e ovviamente della vita, ma non cambierei nulla di tutto questo. Rifarei tutto allo stesso modo, ancora una volta. Grazie alla mia gente di Valjevo, alla mia Serbia, e a tutti gli allenatori dai quali ho avuto il privilegio di apprendere questo gioco che non ho ancora conosciuto completamente. Il basket ed io continueremo a scambiarci nozioni ed esperienze ancora a lungo, per tutto il resto della mia vita. Non voglio nominare singoli individui, momenti decisivi o partite fondamentali… perché ognuno di quei “dettagli”, così come ogni allenatore e compagno di squadra — è stato molto importante per il corso della mia carriera. La mia gratitudine più profonda va però alla mia famiglia, il mio più grande orgoglio. In questi ultimi tempi ho capito che il tesoro più prezioso della mia carriera da giocatore è stato questo e so che avrò davvero qualcosa da mostrare ai mii figli, che devono crescere ancora un po’. Per loro io sono e sarò sempre il migliore. Grazie davvero a ogni compagno di squadra. Mi avete reso un giocatore migliore.
Tutti scendono in campo per i tifosi e quindi un grande ringraziamento va ovviamente anche loro. Ho apprezzato i loro applausi e il sostegno, mentre le critiche mi hanno spronato e i fischi reso più forte. A prescindere dal tifo per un club, ogni tifoso merita sempre rispetto da parte di chi scende in campo per lui. In questi anni non ho mai dato troppo peso ai social, ma ho sentito ogni sospiro sugli spalti e ogni silenzio, lì dove nasce l’ispirazione, ciò che ti spinge a diventare un giocatore migliore. Sono orgoglioso di aver concluso la mia carriera in un club che occupa un posto speciale nel mio cuore come la Stella Rossa”. La chiosa è dedicata alla Serbia e alla Nazionale, altro capitolo fondamentale della sua carriera: “Quanto al mio amore per la Serbia, per aver indossato il suo stemma e giocato sotto il tricolore amato, ho già detto tutto quello che c’era da dire sul campo. Nulla può davvero descrivere quella sensazione unica, meravigliosa, che continua a vivere e splendere dentro di me. La mia patria sarà sempre la cosa più importante per me, ciò che amerò di più. Ancora una volta, grazie, basket. Ci rivedremo sì, ma senza scarpette da gioco, maglia e pantaloncini.”
Una carriera sfavillante
Nato a Valjevo il 19 marzo 1987, vero e proprio artista del passaggio, Teodosic ha mosso i suoi primi passi tra i senior nello Zeleznik (con cui ha vinto i suoi primi trofei: una Coppa di Serbia e una Coppa di Serbia e Montenegro) e nel Borac Cacak, dove ha messo subito in mostra il suo sconfinato talento e ha attirato su di sé le attenzioni dell’Olympiacos, che nel 2007 lo ha portato al Pireo. In biancorosso ha trascorso quattro stagioni, conquistando due campionati ellenici, due coppe nazionali e calcando per la prima volta i prestigiosi parquet dell’Eurolega. L'Eurolega, un trofeo vinto nel 2015-2016 con il CSKA Mosca, club in cui è approdato nel 2011 e nel quale è rimasto sei anni vincendo altrettante VTB League e due campionati russi. Nel 2017, poi, il grande salto nel dorato mondo della NBA per vestire la casacca dei Los Angeles Clippers, franchigia in cui il serbo rimarrà per due anni costellati però da tanti problemi fisici che hanno minato il suo rendimento e non gli hanno permesso di mettere in mostra appieno il suo talento cristallino.
Nell’estate 2019 arriva la grande occasione di rimettersi in gioco con l’ambizioso progetto della Virtus Bologna di Massimo Zanetti. Sotto le “Due Torri” inizia una seconda vita cestistica per il Mago di Valjevo, che diventa immediatamente il beniamino del tifo bianconero e un leader in campo con le sue magie: nelle sue quattro stagioni bolognesi, Teodosic conquista un tricolore che in riva al Reno mancava da vent’anni, un’Eurocup e due supercoppe, per poi tornare in patria, nell’amata Stella Rossa con cui lo scorso anno ha vinto il campionato serbo e Lega Adriatica.In biancorosso avrebbe dovuto anche intraprendere una carriera da dirigente, ma per ora l’accordo non è stato trovato. Il nome di Teodosic è però indissolubilmente legato ai colori della Serbia, che ha portato alla conquista di tre medaglie d’argento a Olimpiadi, Mondiali ed Europei.
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