Basket, Serie A: la Virtus batte Trento 80-75 e riaggancia Brescia in vetta

Sulle ali di uno scatenato Cordinier, i felsinei si prendono il match d'alta quota e appaiano i biancoblù a quota 32 punti

di MATTEO AIROLDI
10 marzo 2025
Isaia Cordinier

Isaia Cordinier

Bologna, 10 marzo 2025 – La Virtus Segafredo Bologna si prende lo scontro ad altissima quota battendo 80-75 la Dolomiti Energia Trento in una sfida tutta a tinte bianconere e torna in vetta al campionato di Serie A di basket in coabitazione con la Germani Brescia. La chiave del successo degli uomini di coach Dusko Ivanovic, rimasti in testa per quasi tutto l’arco dei 40’ ma senza riuscire ad assestare una vera e propria spallata a Trento pur avendo toccato anche il +15, è racchiusa nell’eccellente lavoro della difesa, che non ha permesso a Trento di mettersi bene in ritmo e di completare l’aggancio. In attacco è stato invece decisivo il contributo di un Isaia Cordinier devastante: il francese ha portato a casa un bottino di 23 punti (16 segnati nella sola prima metà di gara), 7 assist e 5 rimbalzi. Doppia cifra anche per un Marco Belinelli ispirato dall’arco (11 punti con 3/5 da tre). Dall’altra parte, invece, la Dolomiti Energia ha cercato di restare aggrappata alle triple di Eigirdas Zukauskas (5/8 da oltre l’arco dei 6.75 metri), autore di 15 punti al pari di Anthony Lamb (andato però a corrente alternata), e ai guizzi di Saliou Niang (13 punti).

La cronaca della gara

Intensità e fisicità non sono di certo mancate sin dai primi minuti, in cui la Virtus ha puntato sulla sua maggior fisicità per crearsi spazi che Cordiner ha saputo sfruttare per andare a bersaglio con continuità e far lievitare il vantaggio interno fino al +9 (22-13) prima della mini-reazione di Trento che, con i canestri di Niang, Ellis e Forray, ha limitato i danni in chiusura di primo quarto (26-20). Costretta a fare i conti con uno Shengelia limitato dal problema dei falli, la Virtus si è dovuta affidare a diversi quintetti atipici ma ha comunque trovato la forza per tentare la fuga che Trento, in difficoltà vicino al ferro, ha rintuzzato grazie alle triple di Cale e Zukauskas per il -4 esterno (36-32). La freddezza in lunetta di Cordinier – già a quota 16 a metà partita – ha però ridato slancio alla Segafredo, rientrata negli spogliatoi con un tesoretto di otto lunghezze di vantaggio (49-41). Dopo l’intervallo è quindi arrivato un più deciso tentativo di allungo della Segafredo: Diouf e la tripla di capitan Belinelli hanno infatti alzato l’asticella del disavanzo fino al +15 (62-47). Senza Shengelia, tenuto in panchina nella terza frazione, la Segafredo ha pagato però nel medio termine pegno sul piano della fisicità fisicità e, oltre ad aver avuto percentuali insufficienti da oltre l’arco dei tre punti, ha esaurito troppo presto il bonus falli, concedendo tanti viaggi in lunetta a una Trento che così ha potuto restare in scia rientrando in singola di svantaggio a 10’ dalla fine (64-56). Una risalita che non si è esaurita, perché Trento – pur con poco ritmo offensivo – ha eroso altri punti preziosi al tesoretto virtussino riaffacciandosi addittura a -4 (68-64). A togliere le castagne dal fuoco nel momento di maggior appannamento, ci ha pensato ancora una volta Cordinier che, con cinque punti ravvicinati, ha ridato respiro a una Bologna capace poi, nei secondi finali, di respingere ogni assalto di una mai doma Trento.

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