Estra Pistoia, quadro societario in ebollizione. Usa avanti sottotraccia, malcontento italiano

Un gruppo di sponsor vaglia soluzioni alternative alla proprietà a stelle e strisce. Iscrizione in A2, rapporto fatturato/debito da sistemare

di ALESSANDRO BENIGNI
28 maggio 2025
Il patron Joseph David

Il patron Joseph David

È soltanto apparente la calma che aleggia sul Pistoia Basket 2000 in questi giorni. In realtà il fuoco arde sotto la cenere, su più fronti. Da una parte, come noto, c’è la proprietà americana guidata dal presidente Joseph David, che starebbe lavorando al riassetto dell’organigramma del club dopo l’addio del direttore sportivo Marco Sambugaro (e dopo quello ’indotto’, in corso d’opera, del direttore generale Ettore Saracca). Dagli States filtra tranquillità, con un primo annuncio-chiave che sarebbe atteso a giorni. Come abbiamo scritto su queste colonne, l’indiziato numero uno per una poltrona da general manager (che dunque unificherebbe le funzioni dei due precedenti direttori) è Alessandro Frosini, già gm a Reggio Emilia e dato ormai in uscita da Verona: un profilo di grande valore, che darebbe slancio e concretezza al progetto di ripartenza a stelle e strisce.

Il silenzio e l’alone di mistero d’oltreoceano, specie per quanto riguarda i programmi futuri, non sembra però piacere a un nutrito gruppo di sponsor e forze economiche vicine alla società, già scottate dalla vicenda Rowan, che un paio di giorni fa si sarebbero riunite per un summit. Al momento non sono del tutto chiari gli intenti di questa ’fronda’, anche se in prima battuta ci sarebbe la volontà di esigere un certo grado di condivisione dei programmi e delle decisioni strategiche e in seconda, addirittura, l’idea di sondare la possibilità di ri-acquisire le quote di maggioranza della società. Operazione quest’ultima che appare più che in salita, visti gli ingenti investimenti che gli attuali soci Usa hanno effettuato per portare a termine la stagione. Sullo sfondo, infine, tiene ancora banco l’ipotesi di un progetto alternativo con il coinvolgimento della Pallacanestro Montecatini: patron Lulli aveva smentito categoricamente, non è da escludere che l’eliminazione dai playoff possa aver cambiato le carte in tavola. Ma anche qui siamo al fanta-basket, pur senza contare le pressioni dalla città termale per una riunificazione e le tempistiche in vista del prossimo anno che sono a dir poco strette.

E a proposito della prossima stagione, a suonare è anche un campanello d’allarme in merito all’iscrizione al campionato di A2: sembra, infatti, che il rapporto debiti/fatturato non sia al momento conforme con quanto richiesto dalla Lega Nazionale Pallacanestro. Un problema – risolvibile senza troppi patemi, pare – legato all’irrisolta questione della transazione fiscale con l’Agenzia delle Entrate.

Alessandro Benigni

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