Fortitudo avanza ai playoff, Vuelle eliminata: riflessioni dopo la sconfitta al Paladozza

La Fortitudo supera la Vuelle e accede ai quarti di finale dei playoff. Riflessioni e delusioni per la squadra pesarese.

di ELISABETTA FERRI
7 maggio 2025
La curva biancorossa che si è fatta sentire anche. ieri sera, delusa però da una stagione difficile

La curva biancorossa che si è fatta sentire anche. ieri sera, delusa però da una stagione difficile

Finisce con la squadra a salutare i tifosi che l’hanno seguita anche in quest’ultima battaglia, ma dallo spicchio biancorosso i saluti sono mesti: qualcuno applaude, qualcuno inveisce, qualcun altro resta a testa bassa, molti sono troppo impegnati a rispondere agli sfottò dei bolognesi che feriscono l’orgoglio. La Fortitudo va avanti e troverà Cantù ai quarti di finale, la Vuelle è già in vacanza quando ancora i playoff devono partire: se ce lo avessero detto ad agosto non ci avremmo creduto. E’ un ritorno malinconico verso casa, pieno di domande e di riflessioni. La teoria che siano gli esterni a decidere le partite contro la Fortitudo, che ha scelto due lunghi americani in contro-tendenza con il resto delle squadre di A2, è stata smentita: Freeman (22 punti e 7 rimbalzi) e Gabriel (30 punti e 13 rimbalzi) hanno massacrato il pacchetto avversario risultando incontenibili, uno da sotto e l’altro dall’arco. E se Ahmad ha fatto la sua parte, King ha deluso, chiudendo con appena 4 punti con 1/9 al tiro. Bisognerà capire come ritoccare (o rifondare?) questo roster per riprovarci. La parola fine viene scritta in un Paladozza stracolmo e caldo. Forse non sarà il palazzo più moderno d’Italia, ma di sicuro è quello più adatto a giocare una partita di pallacanestro. Le tribune che scendono a picco sul campo, le prime file praticamente a pochi centimetri dal parquet, le luci centrate sulle tavole da gioco, insomma un contorno fantastico dove ogni volta è un’emozione forte giocare. La Fossa dei Leoni occupa un quarto di palasport, tutti in piedi, a cantare dall’inizio alla fine, indipendentemente dall’esito del match. Per qualsiasi tifoseria è una sfida grossa arrivare qua e provare a reggere il confronto. Ma i pesaresi ci provano: sono 217, stipati nel settore ospiti, più altri sparsi negli altri settori, dove la vendita era libera e così i fans biancorossi ne hanno approfittato, anche se tifare fianco a fianco dei bolognesi è sconsigliabile. Quando gli arbitri alzano la palla a due, gli ultras di Pesaro non sono ancora entrati, ci sono solo una decina di ragazzi, probabilmente studenti universitari nella Dotta che hanno raggiunto facilmente Piazza Azzarita. Ma quando arrivano si fanno sentire, si entusiasmano quando la squadra si riaccende, ribattono colpo su colpo ai cori, ma alla fine devono ripiegare le bandiere.

e.f.

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