Bresciani e Perez nel gruppo Tedeschi

Basket A2 L’ex bomber rossoblù rappresenta alcuni imprenditori. Gentilini invece punterebbe sulla presidenza dell’icona Myers.

di MASSIMO SELLERI -
8 giugno 2023

di Massimo Selleri

Quando si parla di Fortitudo è difficile immaginare che le cose abbiano uno sviluppo lineare, ma bisogna sempre aspettarsi che ci sia qualcosa che complichi lo scenario e lo renda, proprio per questo motivo, più ingarbugliato.

Non fa eccezione neppure la questione legata alla possibile cessione club. Si era partiti con una cordata imbastita dall’imprenditore bolognese e storico tifoso biancoblù Stefano Tedeschi, che prevedeva un ruolo da protagonista della famiglia Gentilini.

Anche in questo caso parliamo di fortitudini doc che hanno deciso di essere il main sponsor della squadra con l’azienda Flats Service, ma qualcosa si è rotto a causa del fatto che l’ad Matteo Gentilini ha scoperto le carte troppo presto e questo anticipare i tempi non è piaciuto ad alcuni componenti del gruppo che si stava organizzando per rilevare la proprietà della Effe.

Proprietà che fa capo a un consorzio dove la parte del leone dal punto di vista finanziario la fa il Consorzio Innova che ha Gianluca Muratori come direttore generale.

A quel punto le cordate sono diventate due, una che ha come capofila Tedeschi e l’altra che vede la famiglia Gentilini come principale attore.

E a proposito della cordata capitanata da Tedeschi, ci sono i nomi di altri due personaggi. Giorgio Bresciani (rappresenta diverse realtà imprenditoriali), che i tifosi del Bologna ricordano bene per aver realizzato il gol, contro il Chievo, che riportò il Bologna in serie A e Christian Perez, proprietario della Cmp Global.

Gentilini, invece, affiderebbe la presidenza a Carlton Myers, affiancato da Matteo Franceschini. Ci sono tre punti fissi in questa vicenda. Il primo è che per rilevare il club dal consorzio ci vogliono almeno 1,5 milioni di euro, il secondo è che se la cordata di Tedeschi non si completa entro lunedì o martedì allora si ritira e la terza è che se entro giovedì 15 giugno sul tavolo di Muratori non arriva una offerta concreta e un progetto credibile, allora verranno prese le prime decisioni.

Questa scadenza non è elastica, ma è assoluta anche perché bisogna iniziare a pensare all’iscrizione della squadra al campionato di serie A2.

In questo caso l’obiettivo è sempre quello di costruire una squadra che tenga alto l’entusiasmo senza avere la priorità della promozione. In realtà questa è una variabile non controllabile, dato che quest’anno in una delle due serie in cui ci si gioca la promozione in serie A sono arrivate Torino e Pistoia, due club che a settembre non avevano questo obiettivo e che strada facendo si sono riscoperte tra le quattro formazioni più forti del campionato di A2.

Il tutto a scapito di Cantù e a dimostrazione del fatto che le formazioni vanno allestite con intelligenza cercando di pescare subito gli stranieri giusti e questo è uno dei motivi per cui non si può aspettare più di tanto l’eventuale ingresso di una nuova proprietà.

Oltre che a essere richiesto da una parte della tifoseria il passaggio del testimone è agevolato anche dallo stesso Muratori.

Muratori ritiene che, dopo questo lungo periodo sia arrivato il momento che siano altri ad assumersi questa responsabilità.

Anche dopo il 15 giugno, quindi, il club resterà in vendita anche se verranno già sciolti i nodi della panchina e del roster.

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