Cuore e grinta per volare ancora

Ore 18: al PalaDozza il quarto confronto con Cremona . Fantinelli e compagni chiamati a un’altra prova di carattere.

di FILIPPO MAZZONI -
4 giugno 2023

di Filippo Mazzoni

La Fortitudo ci crede. Gli occhi della tigre di Matteo Fantinelli e compagni, il desiderio della società di non accontentarsi e di crederci fino alla fine e il tifo incessante del PalaDozza, la Fortitudo cerca il bis per portare Cremona alla bella.

Alle 18 al PalaDozza si gioca la quarta sfida di semifinale tra la Fortitudo di coach Matteo Angori e Cremona. Sotto 2-0 nella serie, spalle al muro prima nel finale dei tempi regolamentari e infine nei supplementari del terzo confronto, la Fortitudo ha trovato forza, orgoglio e cuore per ribaltare una partita e riaprire una serie che sembrava decisa. Il fatto di giocare davanti al proprio popolo, ma anche l’inerzia mentale che può aver dato la vittoria di venerdì hanno cambiato o possono aver cambiato la serie, anche perché la Fortitudo appare tutt’altro che appagata dalla vittoria.

"Vogliamo provare a tornare a Cremona per la bella" ha sottolineato Angori, elogiato anche dal presidente Valentino Di Pisa per l’ottimo lavoro svolto.

In effetti la squadra sembra avere cambiato passo nei playoff confermando finalmente sul campo quelle potenzialità solo parzialmente espresse durante l’arco della stagione. Le prime due partite hanno confermato pregi e difetti di una squadra che ha grande potenziale offensivo, ma che deve ovviamente sacrificarsi di più in difesa per non dover tutte le volte rincorrere i rivali.

La gara di 48 ore fa al PalaDozza ha confermato come Matteo Fantinelli e compagni non hanno ancora nessuna intenzione di andare in vacanza, stasera servirà una prova di carattere, di cuore grinta e determinazione per impattare la fisicità di Cremona e per riuscire ad arrivare all’eventuale bella.

Servirà il sacrificio e il contributo di tutto il gruppo, cementatosi dopo le vicissitudini delle ultime settimane che avevano portato all’esonero di coach Luca Dalmonte e a una maggiore responsabilità da parte della squadra, per riuscire nell’impresa. Candussi è stato un fattore decisivo, Fantinelli ha guidato la squadra da capitano, Cucci ha dato il solito contributo in punti e rimbalzi, Aradori e finalmente anche Banks sono stati terminali fondamentali, ma anche il contributo di Panni, Barbante, Italiano e se vogliamo anche se per pochi minuti di Vasl e Niang saranno importanti, perché dopo la dura serie con Cento, anche le tre sfide con Cremona hanno tolto energie fisiche e mentali a una squadra che appare in grande fiducia.

La parola d’ordine è crederci, fino alla fine, lottando su ogni pallone, dimostrando che la testa e il cuore possono dove a volte il fisico sembrerebbe premiare gli avversari.

Cremona che per altro che dovrebbe ancora fare a meno dell’americano Trevor Lacey assente anche venerdì, con il bolognese Demis Cavina costretto a rotazioni più ristrette.

Direzione affidata al trio composto da Dionisi, Moretti e Pazzaglia.

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