Effe come finalmente. Caja riabbraccia Gabriel. Un’iniezione di qualità

Basket serie A2 A 65 giorni dall’infortunio, l’americano torna a disposizione. Domenica alle 18 c’è la sfida con Avellino per continuare la corsa playoff.

di GIACOMO GELATI
7 marzo 2025
L’americano Kenny Gabriel, 35 anni, al tiro nella partita contro Forlì (Schicchi)

L’americano Kenny Gabriel, 35 anni, al tiro nella partita contro Forlì (Schicchi)

Basta un poco di zucchero e la Fortitudo si prepara ad Avellino, dove domenica alle 18 andrà in scena la tredicesima giornata di ritorno di A2. Auspicando certamente di riuscire a smaltire del tutto le influenze che hanno fustigato una squadra che, fra lungodegenze e nuovi incidentati, sembra non volere uscire da un’aura iettatrice che si trascina dal finire della passata stagione: vedi infortunio di Aradori e knockout autoinflitto di Ogden nella serie finale persa con Trapani. Basta un poco di zucchero perché a conti fatti la squadra sembra aver assorbito il periodo negativo di due settimane fa, rimettendosi in carreggiata col successo a Cento, gettando se stessa oltre l’ostacolo nel ‘flu game’ contro Rieti e, ultimo ma non per importanza, riabbracciando Kenny Gabriel, tornato ad allenarsi 65 giorni dopo l’infortunio occorso a Pesaro. Vien da sé che il rendimento dell’americano di Charlotte non potrà essere quello di un giocatore al top della forma e che sarà necessario un graduale reintegro tanto in allenamento quanto sul campo, dove la competizione ha decisamente cambiato il passo in vista del rush finale della regular season.

Dando per scontate le forti motivazioni del giocatore e quelle di un Attilio Caja che ha più volte evidenziato l’assenza e il peso del numero 5 biancoblù (sia che si vincesse, sia che si perdesse), il ritorno di Gabriel va celebrato per la sua utilità d’insieme. In primis, senza di lui, la squadra ha dovuto mettere la pezza con maggiore forza facendo emergere due nuovi protagonisti come Fabio Mian e il rientrante Pietro Aradori: ma questo ha comportato un lavoro di squadra che al di là dei risultati ha cambiato ruoli e minutaggi. Inoltre il supplente Donte Thomas, complice anche un infortunio, non ha potuto rendere al meglio e garantire minuti e buon basket in attesa del rientro del collega. In secondo luogo riavere Gabriel a disposizione dovrebbe apportare maggiore qualità nel gioco, cosa che si era intravista nel passaggio di consegne fra Cagnardi e Caja e prima del lungo stop. Qualità che inizialmente non si era percepita e che, pagelle alla mano, palesava un giocatore fuori dalle meccaniche della squadra e più incentrato su se stesso. Fortunatamente qualcosa è cambiato.

Avellino, dunque. Gara difficile per la posizione in classifica di entrambe, con la Fortitudo settima e in una posizione dove con un nonnulla di scala e si discende facilmente, e con Avellino decima che vuole difendere la posizione in vista dei play-in.

Prima di tutto ci sono da recuperare gli influenzati dovendo anche tenere conto della lunga assenza di Luca Vencato che ha ridotto all’osso le rotazioni del coach. Dopo la trasferta campana si tira il fiato: c’è la Coppa Italia, periodo perfetto per recuperare.

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