Fortitudo Bologna: Aradori brilla, ma serve un piano B contro Cantù

La Fortitudo di coach Caja cerca alternative offensive dopo la sconfitta contro Cantù, con Aradori unico protagonista.

di GIACOMO GELATI
11 maggio 2025
La Fortitudo in contropiede contro Cantù: il match è finito 72-64 (. foto Donati

La Fortitudo in contropiede contro Cantù: il match è finito 72-64 (. foto Donati

Con il solo Pietro Aradori a fare da boa in una serata dalle percentuali allarmanti per i suoi compagni, è evidente che alla Fortitudo di coach Attilio Caja serva qualcosa in più nella soirée di lunedì. Fermo restando l’auspicio di bissare la prova difensiva. "Nulla da togliere a Cantù – dice il tecnico pavese –, che ha fatto la sua partita, trovando diversi protagonisti offensivi a differenza nostra. Siamo riusciti a marcare bene alcuni giocatori, ma sono stati bravi a trovarne subito altri. Purtroppo però certe situazioni arbitrali, e mi riferisco alle fischiate contro Mian e Gabriel, sono state importanti: bisogna stare più attenti a quel che succede e non alle reazioni".

Un Aradori determinante nel primo tempo, con la sequela di triple che ha fatto sbandare i padroni di casa ed elettrizzato Bologna. Ma è mancato un piano B che garantisse continuità. "Cantù ha legittimato la vittoria, mentre noi non siamo riusciti a dare un’alternativa ad Aradori. Difensivamente buone cose, però a un certo punto Aradori, col quale voglio complimentarmi, era il 50 percento della squadra. Confidiamo che chi è mancato oggi possa dare un contributo lunedì. Panni e Cusin buone cose, in generale i ragazzi della panchina hanno permesso una buona pallacanestro. Ma nel complesso le percentuali di alcuni di noi sono state deficitarie"

La prova insufficiente degli esterni bolognesi: è da qui che la Effe dovrà costruire per provare a impattare la serie e arrivare al PalaDozza con ben altro spirito. "Basta guardare le percentuali sui nostri esterni e senza mettere la croce su nessuno, ma è stata una giornata no che ci ha fatto soffrire. La serie è ancora lunga, ci proviamo per giocare le nostre carte in casa davanti al nostro pubblico. Però è evidente che a livello offensivo dobbiamo crescere".

Giacomo Gelati

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