Fortitudo Bologna, lavori in corso: dall'attacco alla difesa per raggiungere i playoff
La Fortitudo deve prepararsi ad una stagione di sudore e fatica: la squadra deve affinare intesa e condizione, lavorando sulla difesa e sulla velocità di gioco. Caja sa che ha 2 settimane per migliorare la formazione prima dell'inizio del campionato.

Piccolo passo indietro o meglio ancora, conferma della consapevolezza che quella che attende la Fortitudo sarà una stagione sangue e sudore. La sconfitta con Cento non ha in effetti ridimensionato ambizioni e prospettive di una squadra che già sa di dover lottare dalla prima palla a due della stagione fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Stiamo ancora parlando di basket di agosto, che conta ma giusto per la preparazione in vista del campionato e che presenta squadre più avanti nella condizione e nell’intesa e altre che, gioco forza, devono ancora trovare l’identità di squadra. Questo secondo caso è sicuramente quello della Effe che, di settimana in settimana, sta trovando la giusta amalgama, ma che deve ancora affinare intesa e condizione in vista dell’inizio della A2. Con società e staff tecnico rinnovati, squadra alla prima esperienza in Fortitudo per ben 811 è normale che l’integrazione tra i giocatori in campo, ma anche il lavoro da svolgere extracampo sia ancora da rodare. In campo finora si è vista una Fortitudo che ha mostrato quelli che sono attualmente i suoi pregi e i suoi difetti, tra alti e bassi. Quello che è certo, e qui ritorna il tema sangue e sudore, è che per centrare l’obiettivo playoff e disputare una stagione che sia meno ascensore rispetto a quella della passata stagione, la formazione di Attilio Caja deve partire dalla difesa che per altro sia con Piacenza che con Cento ha funzionato discretamente. Quello che in effetti non è girato è stato il ritmo di gioco, troppo lento per quello che sono le caratteristiche di una squadra che in difesa deve portare tanta pressione e che in attacco deve cercare di alzare il numero dei possessi.
A difesa di Cento schierata, Fantinelli (foto Schicchi) e compagni hanno fatto molta fatica nella seconda frazione di gioco quando la stanchezza, fisica e mentale, si è fatta sentire nelle gambe e nella testa dei biancoblù. C’è tanto da lavorare, ma questo Caja lo sa benissimo, come sa bene che con 2 settimane di lavoro davanti prima dell’inizio del campionato, la squadra non può che migliorare la propria condizione.
Filippo Mazzoni
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